Dario Franceschini, attuale segretario del PD, contesta la decisione della Rai di non trasmettere il trailer di Videocracy, il film che racconta la creazione dell'impero televisivo di Berlusconi. E lo pubblica nel suo sito.

La decisione di Rai e Mediaset di non trasmettere il trailer promozionale di Videocracy, il fim-documentario di Erik Gandini sugli effetti di 30 anni di TV privata, ha scatenato una serie di polemiche che non accennano a diminuire e a placarsi.

Secondo l’Ufficio legale della Rai, Videocracy si configura come un documentario incentrato sull’ascesa di Silvio Berlusconi nel mondo televisivo. Trasmettere il trailer, sostengono i legali della televisione pubblica, sarebbe un’operazione non conforme al principio del contradditorio e che non rispetterebbe le convinzioni morali dei cittadini.

Non ci sta a seguire questo ragionamento il centrosinistra, che, per bocca di Dario Franceschini, attuale segretario del PD, rappresenta un’altra prova di come in Italia si stiano restringendo gli spazi della libertà.

Critiche alla decisione della Rai arrivano anche da Pierluigi Bersani, che sfiderà Franceschini e Ignazio Marino al prossimo congresso del PD, e dalla Federazione della Stampa Italiana. Non nasconde la sua contrarietà neanche il consigliere d’amministrazione di Viale Mazzini Giorgio Van Straten, che ha chiesto delucidazioni sulle motivazioni che hanno portato la Rai a quello che definisce un atto di censura.

Dario Franceschini non si è limitato a protestare, ma ha anche inserito il trailer di Videocracy sulla home page del proprio sito. Chiunque sia dotato di una connessione al web, dunque, può visionare il trailer incriminato. Ancora una volta, la Rete si dimostra uno strumento di democrazia, dove ogni cittadino ha modo di costruirsi la propria opinione.

ECCO IL TRAILER: