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Frate cappuccino contro Berlusconi e leggi contro Internet
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Frate cappuccino contro Berlusconi e leggi contro Internet
Padre Giorgio Butterini, un frate cappuccino, ha scritto una email dove critica tutte quelle iniziative che vogliono imbrigliare gli utenti di Internet in Italia. E ha attaccato il governo Berlusconi.
In difesa del diritto dei netizen italiani ad esprimere le proprie idee su Internet scende in campo anche un frate del convento dei Cappuccini di Trento, padre Giorgio Butterini. Da tempo la Rete italiana è oggetto di proposte politiche volte a rendere effettive normative e regole di condotta da più parti definite ai limiti della censura.
Padre Butterini ha deciso allora di scrivere e diffondere una email per criticare tutte quelle iniziative che vogliono imbrigliare gli utenti di Internet in Italia. E non ha esitato a scagliarsi direttamente contro il governo Berlusconi, che, a suo dire, si sta dotando delle armi necessarie a bloccare in Italia Facebook, YouTube, i blog scomodi, in particolare quello di Beppe Grillo, e tutta l’informazione libera che viaggia in Rete.
Internet è l’unica fonte informativa non censurata nel Bel Paese, sostiene il religioso. E accusa: «Berlusconi e i suoi sferrano il colpo definitivo alla libertà della rete Internet per metterla sotto controllo», citando il cosiddetto Pacchetto Sicurezza approvato in Senato come esempio delle limitazioni imposte ai netizen italiani.
Il ministro dell’Interno, scrive il frate internettiano, in seguito a comunicazione dell’autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l’interruzione dell’attività di un blogger, ordinando agli ISP di intervenire con strumenti di filtraggio. Padre Butterini, insomma, non le manda a dire e rincara la dose nella parte finale della email, quando scrive che Obama ha vinto le elezioni grazie a Internet, mentre chi non può farlo pensa bene di censurarlo e di far diventare l’Italia come la Cina e la Birmania.
In difesa del diritto dei netizen italiani ad esprimere le proprie idee su Internet scende in campo anche un frate del convento dei Cappuccini di Trento, padre Giorgio Butterini. Da tempo la Rete italiana è oggetto di proposte politiche volte a rendere effettive normative e regole di condotta da più parti definite ai limiti della censura.
Padre Butterini ha deciso allora di scrivere e diffondere una email per criticare tutte quelle iniziative che vogliono imbrigliare gli utenti di Internet in Italia. E non ha esitato a scagliarsi direttamente contro il governo Berlusconi, che, a suo dire, si sta dotando delle armi necessarie a bloccare in Italia Facebook, YouTube, i blog scomodi, in particolare quello di Beppe Grillo, e tutta l’informazione libera che viaggia in Rete.
Internet è l’unica fonte informativa non censurata nel Bel Paese, sostiene il religioso. E accusa: «Berlusconi e i suoi sferrano il colpo definitivo alla libertà della rete Internet per metterla sotto controllo», citando il cosiddetto Pacchetto Sicurezza approvato in Senato come esempio delle limitazioni imposte ai netizen italiani.
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