Cinque tecnologie che potrebbero cambiare tutto. È il titolo di un report
di Michael Totty pubblicato sul Wall Street Journal. All’umanità spetta
un compito arduo, scrive Totty: liberarsi dalla dipendenza dai
combustibili fossili e ridurre drasticamente l’effetto serra.
Sono cinque le tecnologie che potrebbero cambiare radicalmente il
quadro energetico mondiale. A condizioni ben precise e non di così
facile attuazione: che la ricerca scientifica procede speditamente e
faccia rapidi progressi e che i costi delle relative applicazioni si
riducano fortemente.
Space-based solar power: satelliti lanciati in orbita a circa 30
mila km di altitudine, dotati di pannelli fotovoltaici in grado di
trasformare l’energia solare in elettricità e di trasmetterla alla
Terra sotto forma di onde di energia.
Adavced car batteries: una nuova generazione di batterie al litio-aria, capaci di offrire un’efficienza dieci volte superiore alle attuali batterie e, quindi, di consentire il lancio definitivo sul mercato di auto elettriche.
Next-generation biofuels: la produzione di carburante derivato dalle
alghe, in alternativa ai biocarburanti attuali, che sottraggono spazi
destinati alla coltivazione. La resa delle alghe sarebbe anche 15 volte
superiore a quella dei carburanti verdi estratte dai cereali.
Carbon capture and storage: l’utilizzo di impianti di piccole
dimensioni in grado di catturare e sotterrare CO2 e, quindi, di
produrre carbone pulito.
Utility storage: l’uso di batterie al litio capaci di immagazzinare l’energia fotovoltaica ed eolica, da posizionare vicino alle abitazioni.