ADSL in Italia: velocità e qualità in upload e download bassa secondo ricerca europea

Una ricerca promossa da Cisco rivela che per quanto riguarda la
qualità e la velocità dell'ADSL l'Italia occupa nel mondo la 38esima
posizione.


Su queste pagine abbiamo più volte posto all’attenzione dei lettori
i limiti delle infrastrutture italiane per le autostrade digitali.
Limiti che trovano piena espressione nel cosiddetto Rapporto Caio sulla
stato dell’arte della diffusione della banda larga italiana e che
sembrano non trovare adeguata risposta da parte del governo.
Dalla Said Business School della University of Oxford e dalla Universidad de Oviedo arrivano ora i dati di una ricerca promossa da Cisco e basata su un indice denominato Broadband Quality Score.
Il BQS tiene in considerazione doversi parametri e le misurazioni
rendono conto della risposta delle infrastrutture alle necessità degli
utenti e delle aziende in un dato momento. I dati elaborati si basano
su un algoritmo targato, ad oggi, su esigenze di download individuate
in 3,75 Mbps, di upload pari a 1 Mbps e di tempi di latenza di 95 ms. I
risultati vanno dunque analizzati in riferimento al contesto odierno e
non generalizzati.
In ogni caso, anche in relazione al BQS, l’Italia non si posiziona
fra i paesi all’avanguardia, capaci di assicurare il minimo di banda
larga richiesta. A guidare la classifica è la Corea del Sud, che ruba
il posto al Giappone. Ci saremmo aspettati di trovare gli Stati</a> Uniti</a>
nella top ten, invece il paese guidato dal presidente più hi-tech degli
ultimi anni si ferma in 12esima posizione. Sempre meglio, comunque,
dell’Italia, scesa dal 32esimo al 38esimo posto.
Il paese europeo più virtuoso in termini di BQS è la Svezia, ma si
comportano meglio dell’Italia anche Bulgaria, Romania, Lituania e
Lettonia.