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Twitter, come si usa???
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Twitter, come si usa???
Formato minimo, linguaggio rapido e semplice, i testi brevi e chiari. In sintonia con ciò che predica, Il piccolo libro di Twitter (Sperling& Kupfer), è un piccolo manuale che insegna a impadronirsi di regole e trucchi per usare al meglio Twitter, il nuovo fenomeno di microblogging della Rete, il social network la cui corsa non si arresta e che ha ormai messo in ombra i più tradizionali (si fa per dire) Facebook e MySpace, ormai ritenuti creature superate e perfino un po' vetuste. La miniguida al network che diffonde messaggi telegrafici sotto forma di twit, in non più di 140, caratteri e che già collega tra loro decine di milioni di utenti nel mondo, l'ha scritta Tim Collins , un pubblicitario che vive e lavora a Londra e che vanta al suo attivo vari libri di successo. Mentre l'edizione italiana è curata da Antonio Incorvaia a cui va il merito di averlo adattato alla blogosfera di casa nostra.
Rapida e inarrestabile l'ascesa di Twitter che è cresciuto enormemente in pochi mesi e che, da creatura conosciuta solo dai maniaci smanettatori di computer, è diventato un luogo super frequentato sia dai patiti del web che dai neofiti. Lo usano Barack Obama e gli arditi sostenitori di Mousavi a Theran, gli utenti più scaltri della musica punk ma anche l'icona di massa Paris Hilton . Su questo sfondo, Il piccolo libro di Twitter si propone di condurre per mano chi legge attraverso il nuovo mondo della Rete, insegna a esprimersi rapidamente a colpi di twit con un massimo di140 caratteri e spiega come far circolare pensieri compressi e minicronache in ogni dove. Per provare a entrare nella grande casa comune virtuale e a far parte di quella folla che ha ormai dato il via al più rapido e sintetico sistema d'informazione mai esistito, comunicando con chi già si conosce o con nuovi interlocutori. Sempre di più e sempre nel modo più breve e veloce. Rivoluzione autentica o soltanto illusione destinata a infrangersi a tempo di web? Vedremo. Per ora abbiamo chiesto lumi a Tim Collins che ci ha risposto con scarne e sintetiche battute. Come da manuale.
Collins, che cosa rappresenta Twitter nel mondo del web?
"E' la dimostrazione lampante di come ciò che è minimale possa vincere su ciò che è di più. Stiamo vivendo un periodo in cui l'informazione on line è dilagante e dunque promuovere la brevità rispetto al molto che può essere scritto, si trasforma in un grande vantaggio. Twitter impone ai messaggi il limite di 140 caratteri per ogni intervento e questo obbliga tutti a essere sintetici; un merito che ci fa seguire da sempre più gente".
Perché ha deciso di scrivere questa miniguida?
"Qualcuno mi aveva detto che aveva provato ad avvicinarsi a Twitter, ma non ne aveva capito il senso. Allora ho pensato che sarebbe stato utile scrivere un piccolo manuale per far sì che tutti potessero comprendere il suo lessico particolare, e familiarizzare con le abbreviazioni e con la "netiquette", (ovvero l'etichetta dei twit, ndr)"
Twitter è la nuova star del web. Come spiega un così rapido successo?
"Facebook e MySpace sono ambedue molto facili da usare, perciò a nessuno sarebbe potuto venire in mente che fosse necessario un altro socialnetwork. In realtà, riducendo i messaggi a 140 caratteri o anche a un numero inferiore, Twitter ha fatto sì che gli altri siti sembrassero subito perfino un po' ammuffiti. In particolare Facebook, è diventato così sovraccarico di richieste, inviti etc, che la semplicità di Twitter è stata percepita come un sollievo".
Tim Collins
Il piccolo libro di Twitter
A cura di Antonio Incorvaia
traduzione di Giuseppe Doldo
pag175, euro 6,90
Rapida e inarrestabile l'ascesa di Twitter che è cresciuto enormemente in pochi mesi e che, da creatura conosciuta solo dai maniaci smanettatori di computer, è diventato un luogo super frequentato sia dai patiti del web che dai neofiti. Lo usano Barack Obama e gli arditi sostenitori di Mousavi a Theran, gli utenti più scaltri della musica punk ma anche l'icona di massa Paris Hilton . Su questo sfondo, Il piccolo libro di Twitter si propone di condurre per mano chi legge attraverso il nuovo mondo della Rete, insegna a esprimersi rapidamente a colpi di twit con un massimo di140 caratteri e spiega come far circolare pensieri compressi e minicronache in ogni dove. Per provare a entrare nella grande casa comune virtuale e a far parte di quella folla che ha ormai dato il via al più rapido e sintetico sistema d'informazione mai esistito, comunicando con chi già si conosce o con nuovi interlocutori. Sempre di più e sempre nel modo più breve e veloce. Rivoluzione autentica o soltanto illusione destinata a infrangersi a tempo di web? Vedremo. Per ora abbiamo chiesto lumi a Tim Collins che ci ha risposto con scarne e sintetiche battute. Come da manuale.
Collins, che cosa rappresenta Twitter nel mondo del web?
"E' la dimostrazione lampante di come ciò che è minimale possa vincere su ciò che è di più. Stiamo vivendo un periodo in cui l'informazione on line è dilagante e dunque promuovere la brevità rispetto al molto che può essere scritto, si trasforma in un grande vantaggio. Twitter impone ai messaggi il limite di 140 caratteri per ogni intervento e questo obbliga tutti a essere sintetici; un merito che ci fa seguire da sempre più gente".
Perché ha deciso di scrivere questa miniguida?
"Qualcuno mi aveva detto che aveva provato ad avvicinarsi a Twitter, ma non ne aveva capito il senso. Allora ho pensato che sarebbe stato utile scrivere un piccolo manuale per far sì che tutti potessero comprendere il suo lessico particolare, e familiarizzare con le abbreviazioni e con la "netiquette", (ovvero l'etichetta dei twit, ndr)"
Twitter è la nuova star del web. Come spiega un così rapido successo?
"Facebook e MySpace sono ambedue molto facili da usare, perciò a nessuno sarebbe potuto venire in mente che fosse necessario un altro socialnetwork. In realtà, riducendo i messaggi a 140 caratteri o anche a un numero inferiore, Twitter ha fatto sì che gli altri siti sembrassero subito perfino un po' ammuffiti. In particolare Facebook, è diventato così sovraccarico di richieste, inviti etc, che la semplicità di Twitter è stata percepita come un sollievo".
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Il piccolo libro di Twitter
A cura di Antonio Incorvaia
traduzione di Giuseppe Doldo
pag175, euro 6,90
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