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Reti cellulari 4G: in Giappone quasi realtà, negli USA il 3G ancora fatica.
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Reti cellulari 4G: in Giappone quasi realtà, negli USA il 3G ancora fatica.
La situazione delle reti mobili 3G e 4G in Giappone e negli Stati Uniti.
A giugno, in Giappone, il ministero delle telecomunicazioni lancerà la gara per l’assegnazione delle licenze di telefonia mobile di quarta generazione e i primi terminali compatibili con la tecnologia 4G dovrebbero fare il loro ingresso sul mercato entro la fine del 2010. A contendersi le frequenze saranno quattro operatori telefonici: NTT DoCoMo, il primo player giapponese, con oltre 54 milioni di utenze, KDDI, Emobile e Softbank. Solo tre degli operatori in gara potranno aggiudicarsi le frequenze disponibili.
Il favorito è naturalmente NTT DoCoMo, che già fornisce all’88% dei suoi utenti la tecnologia 3G tramite lo standard WDCMA (Wideband Code Division Multiple Access) e che nel 2005 era riuscito a testare lo streaming video di 32 filmati ad alta definizione su un nuovo terminale connesso a un mini-network 4G. L’obiettivo dichiarato dell’operatore giapponese è quello di portare gli utenti che ancora si affidano al 2G alla nuova tecnologia 3G entro il 2012, per poi traghettarli verso la telefonia mobile di quarta generazione. L’ultimo terminale commercializzato dal gruppo e compatibile con le sole reti 2G risale al 2004.
Se, quindi, in Giappone le reti 4G sembrano essere alle porte, negli Stati Uniti d’America la situazione appare più complicata. Gli operatori telefonici si mostrano ancora in affanno e non riescono a fornire quelle velocità promesse con l’avvento delle reti 3G, tanto che, come rivela Gartner, i consumatori manifestano da tempo la propria insoddisfazione.
Un sentimento che si riflette anche sui dati degli abbonamenti al broadband mobile, che nei primi mesi del 2008 avevano registrato un vero e proprio boom per poi scendere progressivamente fino alla fine dell’anno.
A giugno, in Giappone, il ministero delle telecomunicazioni lancerà la gara per l’assegnazione delle licenze di telefonia mobile di quarta generazione e i primi terminali compatibili con la tecnologia 4G dovrebbero fare il loro ingresso sul mercato entro la fine del 2010. A contendersi le frequenze saranno quattro operatori telefonici: NTT DoCoMo, il primo player giapponese, con oltre 54 milioni di utenze, KDDI, Emobile e Softbank. Solo tre degli operatori in gara potranno aggiudicarsi le frequenze disponibili.
Il favorito è naturalmente NTT DoCoMo, che già fornisce all’88% dei suoi utenti la tecnologia 3G tramite lo standard WDCMA (Wideband Code Division Multiple Access) e che nel 2005 era riuscito a testare lo streaming video di 32 filmati ad alta definizione su un nuovo terminale connesso a un mini-network 4G. L’obiettivo dichiarato dell’operatore giapponese è quello di portare gli utenti che ancora si affidano al 2G alla nuova tecnologia 3G entro il 2012, per poi traghettarli verso la telefonia mobile di quarta generazione. L’ultimo terminale commercializzato dal gruppo e compatibile con le sole reti 2G risale al 2004.
Se, quindi, in Giappone le reti 4G sembrano essere alle porte, negli Stati Uniti d’America la situazione appare più complicata. Gli operatori telefonici si mostrano ancora in affanno e non riescono a fornire quelle velocità promesse con l’avvento delle reti 3G, tanto che, come rivela Gartner, i consumatori manifestano da tempo la propria insoddisfazione.
Un sentimento che si riflette anche sui dati degli abbonamenti al broadband mobile, che nei primi mesi del 2008 avevano registrato un vero e proprio boom per poi scendere progressivamente fino alla fine dell’anno.
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