La Commissione Europea riprende formalmente Microsoft per abuso di posizione dominante riguardo all’integrazione del browser Internet Explorer nel sistema operativo Windows.



L’integrazione di IE all’interno di Windows, per la Commissione Europea, ha di fatto rallentato lo sviluppo e la diffusione degli altri browser. Si potrebbe dire che la vicenda si ripete, nel periodo compreso tra il 2004 ed il 2008, Bruxelles ha inflitto tre contravvenzioni per abuso di posizione dominante per un importo complessivo di circa 1.7 miliardi di euro.

Oltre all’Unione Europea, vale la pena ricordare un caso analogo accaduto negli anni 90 con l’antitrust americana, quando le autorità accusarono la società di Redmond di ostacolare la diffusione di Netscape, vittima eccellente della guerra dei browser.

Le accuse della Commissione Europea giungono nel momento peggiore per Microsoft, soprattutto se si guardano le percentuali della diffusione di Explorer, scese al 68% su scala globale, e a meno del 60% per il mercato europeo. Sino a quattro anni fa, la penetrazione nel mercato era dell’85%. Nel frattempo hanno guadagnato preziosi punti percentuali Firefox, Opera ed il nuovo Chrome di Google.

Microsoft ha otto settimane per rispondere alle accuse e per cercare di non venire ulteriormente sanzionata.