Da pochi giorni si è chiuso il MacWorld Expo 2009, abbiamo riassunto il meglio dell’evento, il rilascio di nuovi prodotti hardware e software e, naturalmente, le impressioni generali per la mancanza di Steve Jobs.



Oltre a questa, l’evento che si è appena concluso sancisce anche la fine della partecipazione di Apple, l’elemento di spicco da l’anno prossimo verrò a mancare, l’investimento economico e le attese per il lancio di nuovi modelli hanno raggiunto livelli troppo elevati anche per un colosso IT come Apple.
Sul palco era presente il vice di Jobs: Phil Schiller, che ha ben esposto le novità del gruppo. Molti gli aggiornamenti software come iWork, la suite di produttività office e di iLife, raccolta di software dedicata all’intrattenimento multimediale Sul versante hardware, è stato presentata l’attesissima versione a 17” del notebook MacBook Pro.
Un altro annuncio che lascerà il segno riguarda la nuova politica sui DRM, sempre da parte di Apple: sin da ora, tutti i brani disponibili sullo store online di iTunes saranno completamente liberi da sistemi di gestione dei diritti d’autore, che hanno generato tante critiche dal giorno dalla loro introduzione.


L’annunciata mancanza di Steve Jobs al MacWorld di quest’anno aveva messo subito dei dubbi nella testa dei più attenti: la comunicazione ha lanciato un velo opaco sull’evento che, se non privo di consistenza, si è rivelato comunque meno ricco di novità rispetto al previsto.
In aggiunta, Apple non ha mancato di annunciare che il MacWorld 2009 sarà anche l’ultimo a cui sarà presente: questo incuriosisce molto sugli sviluppi futuri dell’evento, anche se l’organizzatore, IDG, si è già espresso come favorevole all’edizione del 2010, pur senza la presenza della Mela.
Effettivamente, nonostante la novità di Phil Schiller come presentatore, è palese come il tono della manifestazione si sia tenuto basso: c’è stato più spazio per gli altri espositori e meno per Apple che ha optato per una progressiva uscita di scena.
Alcune novità, comunque, ci sono state: sul palco di San Francisco è stata presentata la nuova versione di iWork, la suite di produttività office, di iLife, raccolta di software dedicata al’intrattenimento multimediale, nonché l’attesissima versione a 17” del notebook MacBook Pro.
Un altro importante annuncio riguarda la nuova politica sui DRM della Mela: da subito, tutti i brani disponibili sullo store online di iTunes saranno completamente liberi da sistemi di gestione dei diritti d’autore, che hanno generato tante critiche dal giorno dalla loro introduzione.



Il nuovo MacBook Pro è un notebook del segmento desktop-replacement: effettivamente, la scheda tecnica ne dà riscontro e le prestazioni del nuovo nato saranno sicuramente di ottimo livello, anche se non necessariamente commisurate al prezzo base di 2499 €.



Il design è quello caratteristico dei modelli di diagonale inferiore e si sviluppa su quello che Apple ha definito Unibody: lo chassis del portatile, infatti, è realizzato partendo da un unico blocco d’alluminio, caratteristica che rende l’aspetto molto solido oltre ad aumentare la resistenza meccanica.
Lato hardware, le possibilità di configurazione sono interessanti.
Il processore è un potente Core 2 Duo da 2,66 o 2,93 GHz, mentre il comparto video permette due diverse scelte: NVIDIA GeForce 9400M o 9600M, entrambe in grado di offrire una buona esperienza multimediale.
Per quanto riguarda il display, Apple dichiara una resa complessivamente migliore del 60% rispetto al modello precedente. Si tratta di un pannello retroilluminato a LED con una risoluzione di 1920x1200, particolarmente apprezzabile su questa diagonale, quindi in grado di visualizzare correttamente contenuti HD 1080p/1080i. La finitura superficiale è lucida: chi preferisce il trattamento antiriflesso, potrà richiederlo come optional a pagamento.
Altra possibilità di personalizzazione riguarda l’hard disk: si può scegliere un’unità tradizionale da 320 GB oppure un più silenzioso e veloce SSD da 128 o 256 GB.
Tra i cambiamenti, il nuovo connettore mini-DisplayPort sostituirà il precedente plug DVI, ritenuto scomodo ed ingombrante. Se questo può essere considerato un vantaggio in termini di gestione dello spazio, è pur vero che chi desidera collegare il notebook ad un monitor esterno dovrà necessariamente acquistare un adattatore proprietario a parte.
L’annuncio che più ha spaventato l’utenza però, riguarda sicuramente la scelta di integrare la batteria all’interno dello chassis, negando la possibilità di una sostituzione diretta da parte dell’utente: le voci si sono concretizzate in realtà, con delle differenze.
A detta di Apple, la batteria integrata in MacBook Pro 17 è stata appositamente progettata: questa sfrutta la tecnologia ai polimeri di litio ed usa celle di forma rettangolare anziché cilindrica. Sono stati introdotti, inoltre, dei sistemi avanzati di controllo della carica che permetterebbero alla batteria di non degradare così velocemente come avviene nei modelli tradizionali: l’insieme di queste ottimizzazioni dovrebbe permettere di arrivare fino a 1000 cicli di carica/scarica con un’autonomia di 7-8 ore, a seconda della configurazione.
Insomma, per essere certi della validità della nuova tecnologia sarà necessaria la prova: al momento, a detta di Apple, sembrerebbe che questa batteria abbia capacità e longevità maggiore uniti ad ingombri ridotti, con l’unico svantaggio di non essere removibile.


iWork è la suite di produttività made in Cupertino e nella versione ’09 sono state introdotte interessanti novità in tutti gli applicativi che la compongono: Pages, Keynote e Numbers.





Per quanto riguarda Pages, il word processor, l’innovazione maggiore riguarda la modalità di visualizzazione full-screen: sarà possibile modificare i documenti a schermo intero per migliorare al contempo la leggibilità del testo, grazie a barre degli strumenti e menù a scomparsa che si attiveranno all’occorrenza. E’ sicuramente una funzione interessante, soprattutto per chi è dotato di schermi di ridotte dimensioni, ma torna utile anche sul nuovo MacBook Pro da 17” in virtù dell’alta risoluzione del pannello.Keynote, invece, è un software per realizzare presentazioni e slide-show. Apple ha rinnovato questo applicativo con il Magic Move: si tratta di un sistema di animazione dinamica. Selezionando un oggetto, basterà decidere posizione iniziale e posizione finale, lasciando al programma la realizzazione automatica dell’animazione.
Un’altra possibilità messa a disposizione dalla nuova versione di Keynote è la realizzazione di grafici tridimensionali animati con particolari effetti di rendering che di certo aiuteranno nella realizzazione di slideshow dall’aspetto professionale.
Interessante anche la possibilità di controllare la presentazione dal proprio iPhone o iPod Touch, chiamata Keynote Remote, sfruttando la connessione WiFi: tale funzionalità, però, sarà da acquistare separatamente sotto forma di plug-in al prezzo irrisorio di 79 centesimi.
Ultimo componente della suite iWork è Numbers, il foglio di calcolo, con miglioramenti nella gestione e nell’inserimento di formule: sono state incluse oltre 250 funzioni che, in caso di necessità, possono essere combinate fra loro grazie al menù appositamente studiato. Per rendere più diretta la gestione di fogli di calcolo complessi, invece, è presente la finestra Formula List che visualizza l’elenco di tutte le funzioni inserite nel file, permettendo di risparmiare tempo nel controllo dei valori.Migliorìe comuni sono state apportate anche all’interoperabilità tra i vari componenti della suite: sarà più facile integrare le tabelle di Numbers nei documenti di Pages e la cosa vale anche per Keynote. iWork, inoltre, è pienamente compatibile con i documenti della suite Office di Microsoft ed è disponibile ad prezzo di 79,00 €.Vale la pena citare il lancio del servizio online iWork.com che permette a chiunque di utilizzare le applicazioni della suite sotto forma di web-app e quindi di condividere i propri file, analogamente a quanto avviene per Google Documents.


Contemporaneamente all’aggiornamento di iWork, è stata presentata anche la nuova versione della suite multimediale iLife, una raccolta di software mirata all’elaborazione e alla gestione di contenuti come audio, video e immagini.



La suite è composta da un album fotografico, iPhoto, un editor video, iMovie e GarageBand, software nato come editor audio multitraccia e che adesso acquisisce nuove funzionalità particolarmente valide.

Cominciando da iPhoto, i cambiamenti più interessanti riguardano soprattutto la gestione dei gruppi dell’album: è ora possibile organizzare le proprie categorie anche per luogo grazie alle ultimissime compatte digitali con GPS che integrano nell’immagine scattata dei metatag relativi alla posizione geografica.
Una soluzione tecnicamente più raffinata, invece, è stata adottata per la funzione Faces che organizza l’album fotografico secondo il volto della persona ritratta. Per fare questo sono stati sviluppati particolari algoritmi di riconoscimento dei volti che automaticamente interpretano e catalogano le foto: sarebbe interessante valutare l’efficienza del funzionamento.Anche iMovie è stato ottimizzato pensando all’utenza che, tornata dalle proprie vacanze, desidera realizzare un filmato riassuntivo dell’esperienza vissuta: per venire incontro a chi viaggia molto, Apple ha sviluppato le Animated Travel Maps per mettere in evidenza gli spostamenti di un viaggio, introducendo una variazione in quel che, altrimenti, potrebbe diventare il solito noioso filmato da mostrare agli amici.OOltre a questa novità, utile per un fine estetico, non mancano migliorie per quanto riguarda la semplicità di editing del filmato e di utilizzo del programma: sarà possibile modificare e spostare le tracce video con una facile operazione di drag&drop, mentre il Precision Editor permette di valutare esattamente in che punto finisce un traccia e ne inizia un’altra, oppure di scambiare o mixare le tracce audio prese da sorgenti diversltre a questa novità, utile per un fine estetico, non mancano migliorie per quanto riguarda la semplicità di editing del filmato e di utilizzo del programma: sarà possibile modificare e spostare le tracce video con una facile operazione di drag&drop, mentre il Precision Editor permette di valutare esattamente in che punto finisce un traccia e ne inizia un’altra, oppure di scambiare o mixare le tracce audio prese da sorgenti diverse.



Altrettanto utile per chi si appresta alla realizzazione di filmati è il sistema Video Stabilization: un algoritmo si occupa di eliminare quella fastidiosa oscillazione che caratterizza le riprese amatoriali, difficilmente eliminabile dai dispositivi VR integrati sulle videocamere.
Continuando, il software GarageBand si occupa adesso anche della formazione di aspiranti musicisti: sono presenti infatti delle lezioni con tanto di maestro a video, utili per iniziare o affinare la propria tecnica, e non è tutto. Sul portale iTunes, infatti, sarà possibile acquistare lezioni personalizzate tenute da alcuni musicisti di fama internazionale.
Altra novità cara a chi esprime le proprie emozioni attraverso una chitarra è l’esteso elenco di effetti che si possono applicare al proprio strumento. Anche qui, Apple ha tentato il passo lungo: grazie a queste nuove funzionalità, infatti, sarà possibile emulare i suoni delle più famose chitarre elettriche o dei migliori amplificatori dedicati, semplicemente con un click.



Sempre per rimanere in tema d’emozioni e fantasia, il Magic GarageBand Jam è un palco virtuale dove è possibile suonare con diversi strumenti e diversi stili: si può scegliere il basso, la batteria, la pianola e altro. Questi suoneranno secondo quanto impostato e il musicista potrà sbizzarrirsi andando dietro al ritmo con la voce o, se preferisce, con il proprio strumento preferito: una vera e propria jam session!


Il MacWorld di quest’anno si è rivelato meno intenso rispetto a quelli degli anni passati: pochi i prodotti Apple ad essere presentati, molti gli accessori di terze parti distribuiti tra i vari stand, con cover, pennette USB dall’aspetto originale, cuffie e docking station per iPod. Del resto, anche se i più speranzosi si aspettavano qualcosa in più, gli annunci che hanno preceduto l’evento non lasciavano molto da sperare.

E’ innegabile, tuttavia, che le poche novità presentate siano comunque interessanti: una grande, buona notizia è l’abbandono dei contestati DRM per i files scaricati da iTunes Store, mossa determinata più da uno scontento generale dell’utenza che da prese di posizione ideologiche di Apple, ma senza ombra di dubbio apprezzabile.

Interessante anche la soluzione MacBook Pro 17, di cui bisognerà valutare l’effettiva vita della batteria: un punto interrogativo che, purtroppo, non vedrà soluzione prima di un paio d’anni. Comunque, Apple offre un prodotto sicuramente valido ed in grado di soddisfare le esigenze di molti ad un prezzo allineato alle politiche economiche della Mela, nonostante i 2499 € potrebbero sembrare troppi. Per quanto riguarda il confronto con altri portatili di altri produttori, si sa, non vale la pena esprimersi: si tratta di un’utenza sicuramente diversa.
Degne di nota anche le nuove funzionalità integrate nei software iWork e iLife ’09: il secondo in particolare dà nuova voce alla creatività, permettendo anche a chi non è un grande esperto di realizzare filmati di sicuro effetto con iMovie, oppure di confezionare le proprie composizioni musicali sotto forma di tracce audio complete grazie a GarageBand.Insomma, quello che si è visto al MacWorld di quest’anno, fra DeLorean Apple-style e accessori vari, potebbe sembrare poco, ma è comunque di sicuro impatto scenico: resta da vedere cosa succederà nel 2010. Sicuramente IDG ha già qualcosa in mente, visitando il sito MacWorldExpo.com, il prossimo evento viene definito come ’The start of a new era’. Di certo, senza Apple, sarà un altro MacWorld.