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Ascoltare musica in streaming gratis è la nuova tendenza. Ecco come fare. E il P2P crolla tra giovani

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070909

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Ascoltare musica in streaming gratis è la nuova tendenza. Ecco come fare. E il P2P crolla tra giovani Empty Ascoltare musica in streaming gratis è la nuova tendenza. Ecco come fare. E il P2P crolla tra giovani




Alcuni mesi fa avevamo reso conto di una tendenza emersa nelle ultime ricerche relative al traffico Internet: il ricorso al peer-to-peer e al file sharing appariva in diminuzione, mentre cresceva lo streaming on line.

Un trend che appare confermato dall’ultimo studio della società «The Leading Question», perlomeno per quanto riguarda gli utenti britannici più giovani, compresi fra i 14 e i 18 anni di età. Se nel 2006 il download di musica su reti P2P si attestava, in questa fascia di popolazione, al 42%, oggi il dato è sceso al 26%. Non si deve, però, pensare che i giovanissimi siano diventati improvvisamente sensibili alle tematiche della tutela del copyright.

Gli under 18 britannici hanno abbandonato in parte il P2P e si sono affidati allo streaming gratuito: più del 65% degli intervistati, infatti, dichiara di utilizzare quotidianamente canali di streaming on line, fra i quali spiccano YouTube, MySpace e Spotify, quest’ultimo arrivato nell’ottobre del 2008 e preso come modello base di partenza per l’annunciata radio on line di Microsoft. Spotify consente di ascoltare gratuitamente i brani ricercati dagli utenti, che devono però sorbirsi 30 secondi di spot pubblicitario con i quali il sito si finanzia. Chi vuole evitare l’advertising, può sottoscrivere un abbonamento mensile di 9,99 sterline.

Se il ricorso allo streaming gratuito e finanziato tramite pubblicità o abbonamenti potrebbe costituire una buona notizia per le major discografiche, non bisogna, ripetiamo, ritenere che la pirateria digitale sia in calo, come dimostra lo studio di Forrester Research di cui abbiamo precedentemente parlato.
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