Il sistema satellitare dei GPS è malgestito. I navigatori satellitari potrebbero smettere di funzionare entro un anno.

Ha sostituito il Transit, la flotta di satelliti statunitensi costruiti dalla marina militare a stelle e strisce per consentire a navi e sommergibili di determinare la propria posizione in mare in qualsiasi condizione meteorologica. E nel 1991 il servizio è stato aperto ad usi civili. Una storia ventennale, quella del GPS (Global Positioning System), il sistema che consente di utilizzare, per esempio, i navigatori satellitari destinati agli automobilisti.

Proprio i navigatori per auto potrebbero smettere di funzionare entro un anno, a causa della cattiva gestione del sistema GPS e del ritardo negli investimenti. A dirlo è il General Accounting Office (GAO), l’ufficio del Congresso statunitense che si occupa di controllare le spese dell’amministrazione USA.

A gestire il GPS è l’Air Force, l’aeronautica militare USA. Secondo il rapporto elaborato dal GAO, negli ultimi anni l’Air Force ha lottato strenuamente per costruire satelliti GPS, nel pieno rispetto dei costi e della programmazione. Se, però, la stessa Air Force non riuscirà a rispettare gli obiettivi di sviluppo, tra i quali la sostituzione dei satelliti vetusti, la costellazione satellitare scenderà al di sotto degli standard minimi di servizio GPS richiesti dal governo americano.

Per mantenere gli standard minimi di servizio, la costellazione deve essere formata da almeno 24 satelliti, divisi in 2 gruppi di 4 su ognuno dei 6 piani orbitali. Al momento il numero di satelliti attivi è pari a 31, ma alcuni necessitano di essere sostituiti perché obsoleti.