Telecom Italia e RAI hanno avviato lo sviluppo di un decoder per la TV digitale terrestre in grado di essere utilizzato anche come piattaforma di accesso a Internet.




Telecom Italia e RAI hanno avviato lo sviluppo di un decoder per la TV digitale terrestre in grado di essere utilizzato anche come piattaforma di accesso a Internet. L’obiettivo dell’iniziativa, presentata in occasione dell’Innovation Day che si è tenuto nella sede RAI di Viale Mazzini, a Roma, è stato illustrato da Stefano Pileri, direttore generale Technology and Operation di Telecom Italia.

Un obiettivo ambizioso e necessario: colmare il digital divide, soprattutto culturale, che impedisce a una famiglia italiana su due di utilizzare il web. Il passaggio al digitale terrestre, ha spiegato Pileri, dovrà servire a dare impulso allo sviluppo della banda larga. Per questo motivo le istituzioni devono rilanciare progetti anti-digital divide.

Per realizzare un decoder unico, aperto a tutte le piattaforme, da produrre insieme agli altri operatori, servono investimenti. E Angelo Maria Petroni, consigliere di amministrazione di Viale Mazzini, ha suggerito di puntare innanzitutto sul recupero dell’evasione del canone, stimata intorno al 30%, per un valore annuale di circa 450 milioni di euro.

L’Innovation Day è stato anche l’occasione per discutere degli altri progetti allo studio di RAI e delle aziende presenti, quali la TV ad alta definizione, Rai 100 – Voice broadband TV, per l’accesso ai contenuti della TV e del web mediante telecomando vocale , il DVB-SH (Digital Video Broadcasting - Satellite services to Handhelds), ovvero la TV mobile via satellite, la radio digitale, la TV in 3D.