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Tassa su Internet in Francia per Google, Facebook, Yahoo!, Microsoft
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Tassa su Internet in Francia per Google, Facebook, Yahoo!, Microsoft
Tassare Google, Yahoo!, Facebook e Microsoft per ricavare dai 35 ai 50 miliardi di euro e migliorare l’offerta legale di musica e film su Internet. È la proposta della Commissione Zelnik, incaricata, in Francia, di trovare una soluzione per remunerare coloro che producono contenuti digitali.
In un rapporto consegnato al ministro della Cultura Frederic Mitterand, la commissione, presieduta da Patrick Zelnik, ha chiesto l’introduzione di una tassa su tutti i link sponsorizzati e sui banner pubblicitari di Internet. Una misura che andrebbe a colpire gli attori principali dell’advertising on line, Google in testa, volta a combattere lo scaricamento illegale e la pirateria digitale e a mettere fine, scrive Liberation, all’arricchimento senza limiti o compensazioni di BigG e compagnia.
Gli autori del rapporto, inoltre, hanno proposto di tassare gli Internet Provider in base alla quantità di traffico generato, anche in questo caso per dare ossigeno agli autori dei contenuti e ai detentori dei diritti di proprietà intellettuale. La commissione ha previsto anche uno stanziamento di 50 milioni di euro, gran parte dei quali dovrebbe provenire proprio da quella che è stata ribattezzata “tassa Google”. C’è anche l’idea di introdurre un card prepagata da 50 euro, di cui 20 finanziati dallo Stato, destinata ai giovani fino ai 24 anni per l’acquisto di musica digitale su una piattaforma on line alla quale dovrebbero aderire tutte le etichette discografiche.
Google ha immediatamente reso nota la propria posizione in merito alla proposta. Secondo Olivier Esper, direttore degli affari pubblici di Google France, bisogna privilegiare soluzioni innovative a una logica della tassazione ed evitare di contrapporre il mondo di Internet a quello della cultura.
In un rapporto consegnato al ministro della Cultura Frederic Mitterand, la commissione, presieduta da Patrick Zelnik, ha chiesto l’introduzione di una tassa su tutti i link sponsorizzati e sui banner pubblicitari di Internet. Una misura che andrebbe a colpire gli attori principali dell’advertising on line, Google in testa, volta a combattere lo scaricamento illegale e la pirateria digitale e a mettere fine, scrive Liberation, all’arricchimento senza limiti o compensazioni di BigG e compagnia.
Gli autori del rapporto, inoltre, hanno proposto di tassare gli Internet Provider in base alla quantità di traffico generato, anche in questo caso per dare ossigeno agli autori dei contenuti e ai detentori dei diritti di proprietà intellettuale. La commissione ha previsto anche uno stanziamento di 50 milioni di euro, gran parte dei quali dovrebbe provenire proprio da quella che è stata ribattezzata “tassa Google”. C’è anche l’idea di introdurre un card prepagata da 50 euro, di cui 20 finanziati dallo Stato, destinata ai giovani fino ai 24 anni per l’acquisto di musica digitale su una piattaforma on line alla quale dovrebbero aderire tutte le etichette discografiche.
Google ha immediatamente reso nota la propria posizione in merito alla proposta. Secondo Olivier Esper, direttore degli affari pubblici di Google France, bisogna privilegiare soluzioni innovative a una logica della tassazione ed evitare di contrapporre il mondo di Internet a quello della cultura.
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