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I linguaggi di programmazione di Monzilla
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I linguaggi di programmazione di Monzilla
Da florin88 Ven Nov 13, 2009 1:29 am
Resource Description Framework
L’RDF è una tecnologia definita dal " world wide web consortium
" ( W3C ) che Mozilla usa per descrivere risorse Internet e come queste
devono essere messe in relazione l’una con l’altra.
L’RDF è in grado, se prendiamo ad esempio la cartella dei bookmarks
predefiniti, di mettere fra questi anche risorse come e-mail o search result che
apparentemente non ne fanno parte; in più è in grado di raggruppare queste
risorse in modo opportuno o a piacimento dell’utente e di metterle in
relazione l’una con l’altra affinché non risultino isolate, ma possano
lavorare insieme. La documentazione riguardante l'RDF si può trovare a http://www.mozilla.org/rdf/doc/.
Lo XUL
Con il linguaggio XUL(pronunciato zuul) sono costruite le descrizioni delle
UI (User Interface).
XUL sta per "exstensible user interface language" ed è un linguaggio
basato sullo XML, usato per descrivere i contenuti delle finestre e i dialogs
box. Con lo XUL possono essere costruiti toolbars, trees, progress bars e menus.
Dove l'HTML descrive il contenuto di un singolo documento, lo XUL descrive il
contenuto di un'intera finestra, che può contenere a sua volta documenti HTML
multipli.
Il contenuto della struttura ad albero dell'HTML, per un singolo documento, è
rappresentato come un set di oggetti accessibili e manipolabili. Per questo
motivo è anche chiamato DOM (Document Object Model). In maniera simile, il
contenuto dell'albero dello XUL è rappresentato, per una singola finestra, come
un set di oggetti che possono essere accessibili e manipolabili. Per questo
motivo è anche chiamato AOM (Application Object Model). L’HTML è progettato
per operare su documenti e non per operare su applicazioni. In altre parole
questo fa capire di avere due linguaggi paralleli, uno per descrivere le
applicazioni e l’altro per descrivere i documenti che possono essere usati per
queste applicazioni.
Le applicazioni di Mozilla saranno costruite con piccoli componenti come
pulsanti di dialogo e cartelle mail inbox, che noi chiamiamo "widgets".
I widgets sono generalmente raggruppati in librerie separate, caricati
dinamicamente ed avranno comportamenti e set di compilazione predefiniti.
L'effetto che un widget avrà su una sua applicazione sarà definito come
una combinazione di applicazioni e collegamenti tra i widgets stessi. Il
collegamento può essere effettuato includendo JavaScript nello XUL o da codici
di applicazioni che leggono il contenuto del file, una volta che è stato creato
con lo XUL, e gestiscono gli eventi. Generalmente un'applicazione reale userà
una qualche combinazione dei due. Ad esempio quando clicchiamo su un pulsante di
"open file" , il comando verrà spedito all'applicazione per
l'esecuzione, generalmente usando un semplice JavaScript per effettuare il
collegamento.
La sintassi dello XUL è XML, non molto diversa dall'HTML 4, ma ci sono elementi
che fanno parte solo dello XUL.
Si può consultare il manuale XUL all'indirizzo http://www.mozilla.org/xpfe/xulref/intro.html.
CSS(Cascading Style Sheet
Language)
Uno style sheet è un insieme di una o più regole che si applicano ad un
documento HTML.
La guida HTML specifica dettagliatamente il modo in cui il browser deve
visualizzare gli elementi. Così ci si può fidare abbastanza del fatto che la
maggior parte dei browser rappresenterà il contenuto di un elemento H1 usando
una grande dimensione, al minimo più grande di quella dell’elemento P (
paragrafo ) e più grande di quella dell’elemento H2. Ma non si ha nessun
controllo su come appare il testo. Invece il CSS mette il progettista in
condizione di decidere quale deve essere l'aspetto del testo. Esso lavora
insieme all’HTML per descrivere la struttura e il modo di apparire del
documento. Abbiamo consultato un manuale che si può trovare a http://www.zvon.org/xxl/css1Reference/Output/index.html.
Altra documentazione si può trovare al W3
consortium.
Jargon File
Il " jargon " file costituisce una parte fondamentale del progetto
Mozilla. Infatti è alla base del funzionamento di molte parti di questo. Si
tratta semplicemente di un file di archivio, facilmente ottenibile come già
citato nella parte relativa alla descrizione degli esempi, all'interno del quale
Mozilla va a cercare le risorse che deve installare.
Questi consente di creare un nuovo " package " e di farlo funzionare
su Mozilla senza andare a toccare gli altri, perché, una volta scritto nel file
installed-chrome.txt che è attivo un nuovo archivio, dove poter trovare
delle risorse, basta installare il " jargon " file nella directory
" chrome " e questo diventerà subito operativo lanciando il comando
già visto dal Prompt di MSDOS .
Se prendiamo per esempio il comando digitato nell'esempio
mozilla -chrome chrome ://nome del package/content/
e lo analizziamo, si evidenzia un fatto molto importante : il comando "
-chrome " indica a Mozilla che deve utilizzare una nuova risorsa.
Successivamente viene indicato, con la parola chiave " chrome :// ",
il nome dell'archivio da aprire, che quindi sarà il nome di un " jargon
" file, infine viene indicata la sottodirectory all'interno dell'archivio
dove è contenuto il file .xul che verrà sfruttato per costruire la
finestra. Da qui ci possiamo riallacciare al discorso, visto nella parte degli
esempi, sul fatto che, creando il file .jar, bisogna stare attenti a
inserire nell'archivio anche la directory " content ", altrimenti,
quando Mozilla apre l'archivio, non trova la directory e di conseguenza il file.
La documentazione riguardante i file .jar si può trovare a http://www.mozilla.org/build/jar-packaging.html.
L’RDF è una tecnologia definita dal " world wide web consortium
" ( W3C ) che Mozilla usa per descrivere risorse Internet e come queste
devono essere messe in relazione l’una con l’altra.
L’RDF è in grado, se prendiamo ad esempio la cartella dei bookmarks
predefiniti, di mettere fra questi anche risorse come e-mail o search result che
apparentemente non ne fanno parte; in più è in grado di raggruppare queste
risorse in modo opportuno o a piacimento dell’utente e di metterle in
relazione l’una con l’altra affinché non risultino isolate, ma possano
lavorare insieme. La documentazione riguardante l'RDF si può trovare a http://www.mozilla.org/rdf/doc/.
Lo XUL
Con il linguaggio XUL(pronunciato zuul) sono costruite le descrizioni delle
UI (User Interface).
XUL sta per "exstensible user interface language" ed è un linguaggio
basato sullo XML, usato per descrivere i contenuti delle finestre e i dialogs
box. Con lo XUL possono essere costruiti toolbars, trees, progress bars e menus.
Dove l'HTML descrive il contenuto di un singolo documento, lo XUL descrive il
contenuto di un'intera finestra, che può contenere a sua volta documenti HTML
multipli.
Il contenuto della struttura ad albero dell'HTML, per un singolo documento, è
rappresentato come un set di oggetti accessibili e manipolabili. Per questo
motivo è anche chiamato DOM (Document Object Model). In maniera simile, il
contenuto dell'albero dello XUL è rappresentato, per una singola finestra, come
un set di oggetti che possono essere accessibili e manipolabili. Per questo
motivo è anche chiamato AOM (Application Object Model). L’HTML è progettato
per operare su documenti e non per operare su applicazioni. In altre parole
questo fa capire di avere due linguaggi paralleli, uno per descrivere le
applicazioni e l’altro per descrivere i documenti che possono essere usati per
queste applicazioni.
Le applicazioni di Mozilla saranno costruite con piccoli componenti come
pulsanti di dialogo e cartelle mail inbox, che noi chiamiamo "widgets".
I widgets sono generalmente raggruppati in librerie separate, caricati
dinamicamente ed avranno comportamenti e set di compilazione predefiniti.
L'effetto che un widget avrà su una sua applicazione sarà definito come
una combinazione di applicazioni e collegamenti tra i widgets stessi. Il
collegamento può essere effettuato includendo JavaScript nello XUL o da codici
di applicazioni che leggono il contenuto del file, una volta che è stato creato
con lo XUL, e gestiscono gli eventi. Generalmente un'applicazione reale userà
una qualche combinazione dei due. Ad esempio quando clicchiamo su un pulsante di
"open file" , il comando verrà spedito all'applicazione per
l'esecuzione, generalmente usando un semplice JavaScript per effettuare il
collegamento.
La sintassi dello XUL è XML, non molto diversa dall'HTML 4, ma ci sono elementi
che fanno parte solo dello XUL.
Si può consultare il manuale XUL all'indirizzo http://www.mozilla.org/xpfe/xulref/intro.html.
CSS(Cascading Style Sheet
Language)
Uno style sheet è un insieme di una o più regole che si applicano ad un
documento HTML.
La guida HTML specifica dettagliatamente il modo in cui il browser deve
visualizzare gli elementi. Così ci si può fidare abbastanza del fatto che la
maggior parte dei browser rappresenterà il contenuto di un elemento H1 usando
una grande dimensione, al minimo più grande di quella dell’elemento P (
paragrafo ) e più grande di quella dell’elemento H2. Ma non si ha nessun
controllo su come appare il testo. Invece il CSS mette il progettista in
condizione di decidere quale deve essere l'aspetto del testo. Esso lavora
insieme all’HTML per descrivere la struttura e il modo di apparire del
documento. Abbiamo consultato un manuale che si può trovare a http://www.zvon.org/xxl/css1Reference/Output/index.html.
Altra documentazione si può trovare al W3
consortium.
Jargon File
Il " jargon " file costituisce una parte fondamentale del progetto
Mozilla. Infatti è alla base del funzionamento di molte parti di questo. Si
tratta semplicemente di un file di archivio, facilmente ottenibile come già
citato nella parte relativa alla descrizione degli esempi, all'interno del quale
Mozilla va a cercare le risorse che deve installare.
Questi consente di creare un nuovo " package " e di farlo funzionare
su Mozilla senza andare a toccare gli altri, perché, una volta scritto nel file
installed-chrome.txt che è attivo un nuovo archivio, dove poter trovare
delle risorse, basta installare il " jargon " file nella directory
" chrome " e questo diventerà subito operativo lanciando il comando
già visto dal Prompt di MSDOS .
Se prendiamo per esempio il comando digitato nell'esempio
mozilla -chrome chrome ://nome del package/content/
e lo analizziamo, si evidenzia un fatto molto importante : il comando "
-chrome " indica a Mozilla che deve utilizzare una nuova risorsa.
Successivamente viene indicato, con la parola chiave " chrome :// ",
il nome dell'archivio da aprire, che quindi sarà il nome di un " jargon
" file, infine viene indicata la sottodirectory all'interno dell'archivio
dove è contenuto il file .xul che verrà sfruttato per costruire la
finestra. Da qui ci possiamo riallacciare al discorso, visto nella parte degli
esempi, sul fatto che, creando il file .jar, bisogna stare attenti a
inserire nell'archivio anche la directory " content ", altrimenti,
quando Mozilla apre l'archivio, non trova la directory e di conseguenza il file.
La documentazione riguardante i file .jar si può trovare a http://www.mozilla.org/build/jar-packaging.html.
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