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Pirateria e P2P in Italia: Mediaset, ANICA, H3G, Altroconsumo riuniti in un convegno. Resoconto.

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111009

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Pirateria e P2P in Italia: Mediaset, ANICA, H3G, Altroconsumo riuniti in un convegno. Resoconto. Empty Pirateria e P2P in Italia: Mediaset, ANICA, H3G, Altroconsumo riuniti in un convegno. Resoconto.




«Liquidi, Veloci, Mobili: Contenuti Digitali e Risorse della
Conoscenza». Questo il titolo del secondo workshop «Innovatori della
Conoscenza o Mercanti di Bugie?», organizzato dalla Fondazione Luca Barbareschi ONLUS, con il patrocinio del Ministero per i beni e le Attività Culturali e il contributo di Eutelsat Communications.
L’incontro, moderato da Raffaele Barberio di Key4biz,
ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e
protagonisti del settore delle telecomunicazioni e dei media, che si
sono confrontati sulle opportunità e sulle problematiche relative alla
distribuzione e alla diffusione dei contenuti digitali. Barbareschi ha
posto l’accento sui fattori che rischiano di rallentare il mercato dei
contenuti digitali, quali la carenza di banda larga, l’insufficienza
degli investimenti e la debolezza infrastrutturale.

Paolo Ferrari di ANICA ha
evidenziato che la competizione nel mercato dei contenuti digitali è
pesantemente influenzata dalla pirateria: servono leggi sicure e
certezza della pena, ma serve anche una politica efficace in termini di rinnovamento della rete di distribuzione. Davide Rossi di Univideo
ha puntato il dito contro l’ideologia della gratuità che caratterizza
la Rete. Su questo tema è intervenuto anche Vincenzo Novari di 3
Italia, secondo cui serve una nuova idea di Internet, non centrata
sulla sua gratuità a ogni costo, ma su quella del giusto prezzo da
pagare per godere i contenuti. Gina Nieri di Mediaset
ha criticato il modo d’operare di realtà quali YouTube, che a suo dire
avrebbe sfruttato i prodotti della «tanto denigrata» televisione
generalista.
Su posizioni diverse Marco Pierani di Altroconsumo, secondo cui la
pirateria e le pratiche di download illegale sono diretta conseguenza
di chi non intende privarsi di rendite garantite.
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