Si torna a parlare di iTablet, il dispositivo che dovrebbe costituire la risposta di Apple al fenomeno netbook, i mini PC sui quali Steve Jobs non ha mai lesinato giudizi negativi. A distanza di pochi mesi da un trapianto di fegato e dal periodo di pausa dovuto alla malattia che lo ha colpito, Jobs è tornato a occuparsi a tempo pieno della sua creatura, spendendo le sue energie proprio nello sviluppo del Tablet.

A rivelarlo è il Wall Street Journal, che cita fonti vicine allo stesso Jobs, che si starebbe occupando nello specifico delle strategie di marketing e pubblicitarie, segno che il nuovo device potrebbe arrivare sul mercato prima del 2010.

Dal quotidiano finanziario giungono anche indiscrezioni sulle caratteristiche di iTablet, pensate proprio da Jobs e affidate al gruppo che sta lavorando al nuovo dispositivo: piccolo, leggero, senza tastiera, con display touchscreen della grandezza di 8-10 pollici, adatto, quindi, per la visione di film, per la navigazione sul web, per la lettura di quotidiani e libri elettronici, con un design a metà strada fra i netbook e un iPhone di dimensioni grandi. Il Wall Street Journal parla anche di prezzi compresi fra i 700 e i 900 dollari, e di due versioni differenti di iTablet, una dotata di webcam e destinata a un utilizzo più ludico e multimediale, un’altra destinata, invece, a un uso educativo.

Sono gli stessi prezzi indicati da un anonimo analista di Barron’s, che avrebbe provato in anteprima il nuovo Tablet di Apple. Un test mai smentito da Cupertino, che acquista, dunque, sempre più credito.