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Fed, tassi d'interesse invariati "L'economia si sta stabilizzando"
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Fed, tassi d'interesse invariati "L'economia si sta stabilizzando"
Iniezione di fiducia della banca centrale Usa. Mercati finanziari
più forti e inflazione sotto controllo, nonostante la disoccupazione
Esteso a ottobre l'acquisto di bond
WASHINGTON - La decisione tanto attesa della Federal Reserve è arrivata. La banca centrale degli Stati Uniti, al termine della due giorni di lavoro, ha deciso: i tassi d'interesse rimarrano fermi tra lo 0 e lo 0,25% per un periodo eccezionalmente lungo. Il costo del denaro quindi continuerà a rimanere basso, ai minimi storici dallo scorso dicembre. Iniezione di fiducia da parte della Fed: "l'economia americana mostra segni di stabilizzazione". Ma è troppo presto per pensare al rialzo dei tassi:la disoccupazione è
calata al 9,4 percento, ma potrebbe tornare a salire raggiungendo il 10 per cento.
"L'economia mostra segnali di ripresa, i mercati finanziari si sono rafforzati nelle ultime settimane e l'inflazione, nonostante il rialzo dei prezzi del petrolio e delle materie prime, resta sotto controllo", questi i motivi, elencati nel comunicato, che hanno portato la Federal Reserve a mantenere i tassi invariati all'interno di una fascia compresa fra 0 e 0,25%. "La spesa delle famiglie incomincia a mostrare segnali di ripresa anche se l'aumento della disoccupazione fa sentire il suo peso", prosegue la nota del Federal Open Market Committee, aggiungendo che "stimoli fiscali e monetari contribuiranno alla graduale ripresa dell'economia in un quadro che prevede la stabilità dei prezzi".
Sulle possibilità di ripresa del paese, hanno scommesso i dieci membri del Fomc, che si sono espressi all'unanimità. Ulteriore conferma è appunto la volontà di rallentare il programma di acquisto di 300 miliardi di dollari di titoli di stato nel tentativo di garantire una transizione morbida, motivo per cui il piano, che avrebbe dovuto essere completato entro settembre, è stato prolungato fino alla fine di ottobre.
"La Fed ha utilizzato un linguaggio ottimista mantenendo una nota di cautela" osserva Dab Cook, analista di Ig Markets, "Il rallentamento degli acquisti di titoli di stato - continua - è una buona cosa: è un po' come insegnare a un bambino a mantenersi gradualmente in equilibrio sulla bicicletta". Rispetto al comunicato di giugno - mettono in evidenza altri analisti - c'è un maggiore ottimismo che prende atto dalle recenti positive indicazioni giunte dall'economia.
più forti e inflazione sotto controllo, nonostante la disoccupazione
Esteso a ottobre l'acquisto di bond
WASHINGTON - La decisione tanto attesa della Federal Reserve è arrivata. La banca centrale degli Stati Uniti, al termine della due giorni di lavoro, ha deciso: i tassi d'interesse rimarrano fermi tra lo 0 e lo 0,25% per un periodo eccezionalmente lungo. Il costo del denaro quindi continuerà a rimanere basso, ai minimi storici dallo scorso dicembre. Iniezione di fiducia da parte della Fed: "l'economia americana mostra segni di stabilizzazione". Ma è troppo presto per pensare al rialzo dei tassi:la disoccupazione è
calata al 9,4 percento, ma potrebbe tornare a salire raggiungendo il 10 per cento.
"L'economia mostra segnali di ripresa, i mercati finanziari si sono rafforzati nelle ultime settimane e l'inflazione, nonostante il rialzo dei prezzi del petrolio e delle materie prime, resta sotto controllo", questi i motivi, elencati nel comunicato, che hanno portato la Federal Reserve a mantenere i tassi invariati all'interno di una fascia compresa fra 0 e 0,25%. "La spesa delle famiglie incomincia a mostrare segnali di ripresa anche se l'aumento della disoccupazione fa sentire il suo peso", prosegue la nota del Federal Open Market Committee, aggiungendo che "stimoli fiscali e monetari contribuiranno alla graduale ripresa dell'economia in un quadro che prevede la stabilità dei prezzi".
Sulle possibilità di ripresa del paese, hanno scommesso i dieci membri del Fomc, che si sono espressi all'unanimità. Ulteriore conferma è appunto la volontà di rallentare il programma di acquisto di 300 miliardi di dollari di titoli di stato nel tentativo di garantire una transizione morbida, motivo per cui il piano, che avrebbe dovuto essere completato entro settembre, è stato prolungato fino alla fine di ottobre.
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