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La "maledizione" di Lo Hobbit
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La "maledizione" di Lo Hobbit
Una via crucis più che un film: dopo innumerevoli polemiche, abbandoni e rinvii nella lavorazione, l'inizio delle riprese del film 'Lo Hobbit' slitterà ancora a causa del malessere del regista Peter Jackson, ricoverato d'urgenza ed operato per un'ulcera perforata allo stomaco.
Al posto del povero Jackson in molti avrebbero somatizzato tutto questo stress: il mega progetto da 500 milioni di dollari, che sarà diviso in due parti e comprende nel cast star del calibro di Cate Blanchett e Orlando Bloom, ha già avuto moltissime peripezie. Prima fra tutte, la protesta sindacale degli attori neozelandesi ed australiani, che accusarono la produzione di non assumere attori iscritti al sindacato per ragioni economiche. Peter Jackson intervenne all'epoca con una lettera aperta sull'argomento, minacciando di spostare la produzione dalla Nuova Zelanda all'Europa dell'Est, cosa che poi non avvenne: pensate che il regista del film non doveva essere neanche lui, ma Guillermo del Toro, che firmò la sceneggiatura ma che abbandonò il progetto a causa di problemi economici e di distribuzione con la Warner.
Per tornare al film, forse se la produzione si fosse effettivamente spostata avrebbe preservato il set dall'incendio che invece l'ha devastato nell'ottobre del 2010 e nel quale sono andate distrutte miniature e modellini realizzati per l'inizio delle riprese. Questo incidente ha causato ovviamente l'accumulo di altri ritardi.
L'ultima sciagura in ordine di tempo che riguarda 'Lo Hobbit' è invece lo scandalo razziale: un agente di casting è stato licenziato per un’inserzione in cui cercava comparse, ma solo di pelle chiara, per interpretare gli hobbit. La protesta è partita da una donna inglese di origine pachistana, la quale dopo aver atteso per tre ore il proprio turno si è sentita rifiutare il ruolo da comparsa perchè la sua pelle era troppo scura. Naz Humphreys, questo il suo nome, ha deciso di non tenersi l'offesa e ha denunciato il fatto alla stampa, aprendo nel frattempo anche una pagina su Facebook dal titolo: 'Assumete hobbit di tutti i colori! No al razzismo!'. L'agente di casting, per placare le polemiche, è stato licenziato.
Il ricovero di Peter Jackson farà slittare le riprese il cui inizio era stato fissato per la metà di febbraio. Il regista, autore della prima indimentimenticabile trasposizione cinamtografica de 'Il signore degli Anelli', è notoriamente soggetto alle somatizzazioni nervose: in seguito allo stress per la realizzazione del kolossal 'King Kong' Jackson ha perso 20 kg, diventando quasi irriconoscibile.
Ci auguriamo che le sventure per questo film siano concluse e che Jackson possa arrivare sano e salvo alla fine delle riprese!
FONTE YAHOO CINEMA
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