DONAZIONE
AIUTACI A CRESCERE:
DONAZIONE LIBERÀ
DONAZIONE LIBERÀ
MENU
I postatori più attivi del mese
Nessun utente |
DoS o meglio Denial of service attacco
Pagina 1 di 1
DoS o meglio Denial of service attacco
DoS, scritto con la maiuscola al primo e terzo posto, è la sigla di denial of service, letteralmente negazione del servizio. Si tratta di un attacco informatico in cui si cerca di portare il funzionamento di un sistema informatico che fornisce un servizio, ad esempio un sito web, al limite delle prestazioni, lavorando su uno dei parametri d'ingresso, fino a renderlo non più in grado di erogare il servizio.
DESCRIZIONE:
Gli attacchi vengono abitualmente attuati inviando molti pacchetti di richieste, di solito ad un server Web, FTP o di posta elettronica saturandone le risorse e rendendo tale sistema "instabile", quindi qualsiasi sistema collegato ad Internet e che fornisca servizi di rete basati sul TCP è soggetto al rischio di attacchi DoS. Inizialmente questo tipo di attacco veniva attuato dai "cracker", come gesto di dissenso etico nei confronti dei siti web commerciali e delle istituzioni.
Oggi gli attacchi DoS hanno la connotazione decisamente più "criminale" di impedire agli utenti della rete l'accesso ai siti web vittime dell'attacco. Per rendere più efficace l'attacco in genere vengono utilizzati molti computer inconsapevoli sui quali precedentemente è stato inoculato un programma appositamente creato per attacchi DoS e che si attiva ad un comando proveniente dal cracker creatore. Se il programma maligno si è diffuso su molti computer, può succedere che migliaia di PC violati da un cracker, producano inconsapevolmente e nello stesso istante un flusso incontenibile di dati che travolgeranno come una valanga anche i link più capienti del sito bersaglio.
Non solo i sistemi server possono essere vittime di un attacco DoS, bensì anche semplici utenti e client. Sebbene questi attacchi siano molto più infrequenti e di nessun interesse per i cosiddetti "cracker".
La probabilità sempre minore di incontrare sistemi veramente vulnerabili ha fatto sì che siano diminuiti gli attacchi DoS più eclatanti, però si è scoperta un'estrema vulnerabilità della rete per l'aumento costante della potenza operativa degli attuali personal computer e dell'accesso ad Internet tramite i sistemi DNS.
L'implementazione del protocollo TCP/IP, che non garantisce particolare sicurezza sull'identificazione dei mittenti di pacchetti ma anzi ne protegge l'anonimato, può venir sfruttato per mascherarne la vera provenienza.
Trattandosi di connessioni apparentemente legittime, è impossibile bloccarle senza interrompere anche il flusso realmente inoffensivo. Però limitando drasticamente il numero di sessioni aperte simultaneamente l'impatto dell'attacco si riduce considerevolmente senza limitare il flusso dei pacchetti regolari.
Anche limitando il discorso al blocco di un sito web, esistono, e sono stati utilizzati, parecchi modi di ottenere questo risultato.
CONTINUA IL TUTTO QUI
DESCRIZIONE:
Gli attacchi vengono abitualmente attuati inviando molti pacchetti di richieste, di solito ad un server Web, FTP o di posta elettronica saturandone le risorse e rendendo tale sistema "instabile", quindi qualsiasi sistema collegato ad Internet e che fornisca servizi di rete basati sul TCP è soggetto al rischio di attacchi DoS. Inizialmente questo tipo di attacco veniva attuato dai "cracker", come gesto di dissenso etico nei confronti dei siti web commerciali e delle istituzioni.
Oggi gli attacchi DoS hanno la connotazione decisamente più "criminale" di impedire agli utenti della rete l'accesso ai siti web vittime dell'attacco. Per rendere più efficace l'attacco in genere vengono utilizzati molti computer inconsapevoli sui quali precedentemente è stato inoculato un programma appositamente creato per attacchi DoS e che si attiva ad un comando proveniente dal cracker creatore. Se il programma maligno si è diffuso su molti computer, può succedere che migliaia di PC violati da un cracker, producano inconsapevolmente e nello stesso istante un flusso incontenibile di dati che travolgeranno come una valanga anche i link più capienti del sito bersaglio.
Non solo i sistemi server possono essere vittime di un attacco DoS, bensì anche semplici utenti e client. Sebbene questi attacchi siano molto più infrequenti e di nessun interesse per i cosiddetti "cracker".
La probabilità sempre minore di incontrare sistemi veramente vulnerabili ha fatto sì che siano diminuiti gli attacchi DoS più eclatanti, però si è scoperta un'estrema vulnerabilità della rete per l'aumento costante della potenza operativa degli attuali personal computer e dell'accesso ad Internet tramite i sistemi DNS.
L'implementazione del protocollo TCP/IP, che non garantisce particolare sicurezza sull'identificazione dei mittenti di pacchetti ma anzi ne protegge l'anonimato, può venir sfruttato per mascherarne la vera provenienza.
Trattandosi di connessioni apparentemente legittime, è impossibile bloccarle senza interrompere anche il flusso realmente inoffensivo. Però limitando drasticamente il numero di sessioni aperte simultaneamente l'impatto dell'attacco si riduce considerevolmente senza limitare il flusso dei pacchetti regolari.
Anche limitando il discorso al blocco di un sito web, esistono, e sono stati utilizzati, parecchi modi di ottenere questo risultato.
CONTINUA IL TUTTO QUI
Argomenti simili
» Denial of Service su PHP e Java
» SQL Injection attacco e difesa
» Partito l'attacco con missili e caccia
» Usare Windows al meglio
» Twitter affondato da un attacco firmato Iran
» SQL Injection attacco e difesa
» Partito l'attacco con missili e caccia
» Usare Windows al meglio
» Twitter affondato da un attacco firmato Iran
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.