Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta ha annunciato l'intenzione di introdurre la PEC (Posta Elettronica Certificata) nelle pubbliche amministrazioni.

Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta ha annunciato l’intenzione di introdurre la PEC (Posta Elettronica Certificata) nelle pubbliche amministrazioni.

L’obiettivo dell’iniziativa consiste nella semplificazione e nella facilitazione delle comunicazioni fra i cittadini e gli uffici dei diversi enti pubblici italiani. Brunetta ha spiegato che la gara per l’appalto è già in fase di definizione e che dovrebbe concludersi entro un mese.

L’introduzione della PEC nella PA dovrebbe iniziare a settembre. Tra poco più di 3 mesi, dunque, ogni cittadino potrà richiedere l’attivazione di una casella di posta elettronica certificata, che assicurerà il traffico Internet gratuito da e verso la Pubblica Amministrazione. In questo modo sarà facilitato l’invio di multe, documenti, bollette telefoniche e di altre utenze.

Brunetta ha previsto anche una punizione per le PA che non risponderanno entro un determinato periodo di tempo: i cittadini potranno agire attraverso una class action. «Se un amministratore non risponde» ha detto il Ministro «lo faccio condannare». Il progetto dovrebbe riguardare 5 milioni di italiani e i primi settori che utilizzeranno la PEC saranno sanità e giustizia.

Le buone intenzioni del Ministro, tuttavia, si scontrano con una realtà già raccontata su queste pagine. I servizi a piena interattività sono presenti solo nel 3,2% delle amministrazioni locali. E solo il 29,9% dei Comuni dichiara di utilizzare la PEC per lo scambio di documenti elettronici con valenza legale.