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Il P2P diventerà prima o poi legale??
La Scaricata :: Mondo P2P :: News
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Il P2P diventerà prima o poi legale??
Come tanti sanno la lotta contro la condivisione illegale di file variegati ha fatto cadere sul campo moltissime vittime, dai semplici progetti tra amici a progetti illustri come Napster, Kazaa o Torrentspy.
Anche se questi progetti sono stati chiusi e anche alcuni utenti sono stati colpiti da multe, non è servito a niente. Infatti, gli utenti che fanno ricorso alle reti P2P sono in costante crescita a dispetto dei divieti e delle leggi restrittive.
A questo punto le major, dopo aver osservato che sono impossibilitate a sradicare questo fenomeno con la forza della, stanno cercando di limitare i danni e di cercare di guadagnare qualcosa dal sistema di condivisione P2P.
Tra le iniziative, ancora in fase di di studio o sperimentali, c'è per esempio l'idea di introdurre delle tariffe flat per gli utenti, o la presenza di pubblicità o messaggi pubblicitari nelle cartelle dei file che un utente scarica, o la possibilità da parte degli utenti di fare delle donazioni agli artisti di cui condividono le opere.
Ma secondo voi questo sarà mai possibile? Per chi volesse commentare o meglio rispondere alla mia domanda è libero di farlo.
Comunque per vedere tutte queste idee in azione bisognerà aspettare gli anni a venire.
Ce anche da dire che le major o gli organismi anti-pirateria hanno adesso dalla loro parte la legge varata di recente nel Regno Unito, cioè la Digital Economy Bill.
Mentre in Norvegia la IFPI locale (Federazione Internazionale dell'Industria Fonografica), dopo aver perso due cause contro il fornitore di serviti internet Telenor (portato in tribunale con l'accusa di non aver bloccato l'accesso a The Pirate Bay) ha deciso di stanziare quei benedetti soldi che avrebbe usato per fare altre cause a un nuovo progetto.
Ecco una loro alternativa. Infatti, l'associazione anti-pirateria si sta adoperando per far CAMBIARE LE LEGGI, in modo da AVERE LA STRADA SPIANATA verso LA REPRESSIONE dei comportamenti illegali di fornitori di servizi e utenti.
In questo caso interviene anche il ministro della cultura norvegese che ha fatto sapere la sua intenzione di riunire i rappresentanti della Publishers Association, il Consiglio dei Consumatori, Gramo e i fornitori di accesso a internet Telenor e NextGenTel con il solo scopo di fornire soluzioni efficaci per limitare la pirateria.
Questa piccola discussione serve solo così per farvi un pò riflettere di come le cose stanno in questo momento, nella GUERRA CONTRO IL P2P. Aspettiamo e vediamo come andranno le cose.
Anche se questi progetti sono stati chiusi e anche alcuni utenti sono stati colpiti da multe, non è servito a niente. Infatti, gli utenti che fanno ricorso alle reti P2P sono in costante crescita a dispetto dei divieti e delle leggi restrittive.
A questo punto le major, dopo aver osservato che sono impossibilitate a sradicare questo fenomeno con la forza della, stanno cercando di limitare i danni e di cercare di guadagnare qualcosa dal sistema di condivisione P2P.
Tra le iniziative, ancora in fase di di studio o sperimentali, c'è per esempio l'idea di introdurre delle tariffe flat per gli utenti, o la presenza di pubblicità o messaggi pubblicitari nelle cartelle dei file che un utente scarica, o la possibilità da parte degli utenti di fare delle donazioni agli artisti di cui condividono le opere.
Ma secondo voi questo sarà mai possibile? Per chi volesse commentare o meglio rispondere alla mia domanda è libero di farlo.
Comunque per vedere tutte queste idee in azione bisognerà aspettare gli anni a venire.
Ce anche da dire che le major o gli organismi anti-pirateria hanno adesso dalla loro parte la legge varata di recente nel Regno Unito, cioè la Digital Economy Bill.
Mentre in Norvegia la IFPI locale (Federazione Internazionale dell'Industria Fonografica), dopo aver perso due cause contro il fornitore di serviti internet Telenor (portato in tribunale con l'accusa di non aver bloccato l'accesso a The Pirate Bay) ha deciso di stanziare quei benedetti soldi che avrebbe usato per fare altre cause a un nuovo progetto.
Ecco una loro alternativa. Infatti, l'associazione anti-pirateria si sta adoperando per far CAMBIARE LE LEGGI, in modo da AVERE LA STRADA SPIANATA verso LA REPRESSIONE dei comportamenti illegali di fornitori di servizi e utenti.
In questo caso interviene anche il ministro della cultura norvegese che ha fatto sapere la sua intenzione di riunire i rappresentanti della Publishers Association, il Consiglio dei Consumatori, Gramo e i fornitori di accesso a internet Telenor e NextGenTel con il solo scopo di fornire soluzioni efficaci per limitare la pirateria.
Questa piccola discussione serve solo così per farvi un pò riflettere di come le cose stanno in questo momento, nella GUERRA CONTRO IL P2P. Aspettiamo e vediamo come andranno le cose.
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