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Quante tipologie di licenze software esistono???
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Quante tipologie di licenze software esistono???
Nel vasto panorama del mercato software, esistono diverse tipologie di licenze.
Le licenze che governano il mercato software fanno riferimento alle norme sul diritto d’autore.
Chi acquista quindi un software, nè acquista la possibilità di utilizzo ma è bene specificare che l’opera resta di proprietà del creatore (autore).
Ogni software è (o quanto meno dovrebbe essere ) corredato da un documento chiamato licenza d’uso.
Tale documento rappresenta un vero e proprio contratto tra l’utente utilizzatore e l’autore del software, e descrive in che modo il software stesso può o non può essere usato, commercializzato, distribuito, modificato, ecc.
I software vengono generalmente distribuiti con licenze commerciali che limitano l’utilizzatore a seguire regole basate sul numero di installazioni, e sopratutto viene tassativamente proibita la rivendita o la copia.
Piccola osservazione personale: solitamente colui che compra il software, ha la possibilità di accedere alla licenza d’uso unicamente dopo aver completato l’acquisto; per questo quando bisogna sempre porre molta attenzione prima di completare la transazione, per non ritrovarsi poi con un qualcosa che non corrisponde alla proprie necessità.
Da notare che, se non diversamente specificato, oltre al software stesso, sono soggetti alla licenza d’uso tutti quei file (documentazione, immagini, file sonori, ecc) presenti nella confezione stessa.
Una tipologia di software molto diffusa (sopratutto nell’ambito web) è quello di tipo Shareware o Demo.
La licenza Shareware consente all’utente di provare il software prima di acquistarlo; solitamente presenta tutte le funzionalità del programma completo, ma cessa di funzionare dopo un determinato periodo (detto periodo di valutazione) che solitamente è di circa 30-60 giorni.
In questo modo, si ha la possibilità di valutare se vale la pena fare l’acquisto.
Al termine del periodo di valutazione, sarà necessario inserire una chiave di attivazione affinchè il software continui a funzionare.
La licenza Demo è molto simile alla Shareware e si basa sulle stesse caratteristiche, con la differenza di non offrire il software completo, quanto invece una versione limitata nella funzionalità (molto frequente è la disabilitazione di alcune importanti voci di menù come il salvataggio).
Queste due tipologie di licenze sono quelle che solitamente accompagnano il software distribuito con magazine e riviste cartacee.
Esiste anche la tipologia di licenza Freeware.
Come il nome stesso può indicare (Free è inteso come gratuito) , il software rilasciato con questa licenza, permette un utilizzo libero da vincoli e da costi; l’utilizzatore potrà installarlo su quante postazioni desidera, modificarlo, distribuirlo; l’unico obbligo risiede nella commercializzazione: non è infatti possibile rivenderlo o cederlo a pagamento; anzi, a volte ne è limitato l’uso per fini non commerciali.
Un’ultima grande tipologia di licenza applicabile al mondo software, è quella Open Source.
Da non confondere assolutamente con quella Freeware (come spesso accade), questa tipologia di licenza permette di avere libero accesso al codice sorgente del programma e, se non diversamente specificato, alle risorse correllate.
Il vantaggio del software rilasciato sotto licenza Open Source è chiaro: poter modificare il software stesso per adattarlo alle proprie necessità, ma anche solo per studiarlo.
Attenzione però: Open Source non vuol dire gratuito! Il software Open Source può essere rilasciato sia a titolo gratuito che a pagamento.
Esistono poi una miriade di licenze “personalizzate”; il mio consiglio è quello di leggere attentamente tutte le clausole presenti nella licenza d’uso, in modo da evitare problemi in futuro.
Le licenze che governano il mercato software fanno riferimento alle norme sul diritto d’autore.
Chi acquista quindi un software, nè acquista la possibilità di utilizzo ma è bene specificare che l’opera resta di proprietà del creatore (autore).
Ogni software è (o quanto meno dovrebbe essere ) corredato da un documento chiamato licenza d’uso.
Tale documento rappresenta un vero e proprio contratto tra l’utente utilizzatore e l’autore del software, e descrive in che modo il software stesso può o non può essere usato, commercializzato, distribuito, modificato, ecc.
I software vengono generalmente distribuiti con licenze commerciali che limitano l’utilizzatore a seguire regole basate sul numero di installazioni, e sopratutto viene tassativamente proibita la rivendita o la copia.
Piccola osservazione personale: solitamente colui che compra il software, ha la possibilità di accedere alla licenza d’uso unicamente dopo aver completato l’acquisto; per questo quando bisogna sempre porre molta attenzione prima di completare la transazione, per non ritrovarsi poi con un qualcosa che non corrisponde alla proprie necessità.
Da notare che, se non diversamente specificato, oltre al software stesso, sono soggetti alla licenza d’uso tutti quei file (documentazione, immagini, file sonori, ecc) presenti nella confezione stessa.
Una tipologia di software molto diffusa (sopratutto nell’ambito web) è quello di tipo Shareware o Demo.
La licenza Shareware consente all’utente di provare il software prima di acquistarlo; solitamente presenta tutte le funzionalità del programma completo, ma cessa di funzionare dopo un determinato periodo (detto periodo di valutazione) che solitamente è di circa 30-60 giorni.
In questo modo, si ha la possibilità di valutare se vale la pena fare l’acquisto.
Al termine del periodo di valutazione, sarà necessario inserire una chiave di attivazione affinchè il software continui a funzionare.
La licenza Demo è molto simile alla Shareware e si basa sulle stesse caratteristiche, con la differenza di non offrire il software completo, quanto invece una versione limitata nella funzionalità (molto frequente è la disabilitazione di alcune importanti voci di menù come il salvataggio).
Queste due tipologie di licenze sono quelle che solitamente accompagnano il software distribuito con magazine e riviste cartacee.
Esiste anche la tipologia di licenza Freeware.
Come il nome stesso può indicare (Free è inteso come gratuito) , il software rilasciato con questa licenza, permette un utilizzo libero da vincoli e da costi; l’utilizzatore potrà installarlo su quante postazioni desidera, modificarlo, distribuirlo; l’unico obbligo risiede nella commercializzazione: non è infatti possibile rivenderlo o cederlo a pagamento; anzi, a volte ne è limitato l’uso per fini non commerciali.
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