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MySpace scaccia 90mila molestatori
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040209
MySpace scaccia 90mila molestatori
Il popolare servizio di social networking ha affermato
di avere individuato e bandito dal sito 90mila utenti
STATI UNITI - Novantamila molestatori sono stati identificati e banditi da MySpace negli ultimi 2 anni. A rivelare la sorprendente cifra è lo stesso social network di Rupert Murdoch dietro richiesta delle autorità americane impegnate nella lotta contro gli abusi sui servizi online che offrono possibilità di socializzazione.
NUMERI - Le tecnologie di sicurezza impiegate dal sito hanno infatti permesso di scoprire che, dietro a 90mila utenti registrati a MySpace, si celavano altrettanti individui che in passato sono stati trovati colpevoli di reati sessuali e registrati come tali in appositi database. Che i siti di social networking, dal momento che raccolgono un'alta percentuale di utenti adolescenti, fossero anche un richiamo per malintenzionati si sapeva. Ma che il numero di potenziali approfittatori fosse così alto non lo immaginavano né le autorità Usa né MySpace. Come ha spiegato Richard Blumenthal, il procuratore generale del Connecticut che guida una task force federale sulla sicurezza di simili servizi online, la cifra rivelata ieri comprende 40 mila criminali sessuali in più di quanto precedentemente ammesso dal social network. Lo stesso Blumenthal ha poi affermato di essere in attesa di un analogo report da parte di Facebook, il grande rivale di MySpace tra i siti di interazione sociale. I due siti insieme vantano circa 280 milioni di utenti.
SICUREZZA - Entrambi i colossi della rete lo scorso anno si erano accordati con la task force Usa per rendere le proprie pagine più sicure attraverso l'implementazione di misure più severe per quanto riguarda la socializzazione degli utenti sotto i 18 anni e l'individuazione di sistemi più efficaci di verifica dell'età, compresi algoritmi di ricerca che scovano nei profili individuali o nei commenti pubblici informazioni per "smascherare" eventuali truffe riguardo all'età dell'utente. In passato, MySpace ha affermato di impiegare quasi la metà dei suoi 300 dipendenti nella supervisione dei contenuti e in attività connesse con la sicurezza dell'ambiente virtuale. Proprio la sicurezza è considerato un ingrediente fondamentale perché la piattaforma diventi quel paradiso della pubblicità sognato da Rupert Murdoch. Non a caso, una delle prime mosse del magnate australiano dopo avere messo le mani sul servizio è stata quella di nominare come Chief security officer Hemanshu Nigam, un ex procuratore federale specializzato nella caccia ai pedofili. È lo stesso Nigam oggi a confermare l'operazione "pulizia". "Possiamo confermare – ha detto in un comunicato ufficiale – che abbiamo rimosso questi individui dal sito e che forniremo i dati relativi ai molestatori ad ogni autorità giudiziaria". Tra gli strumenti utilizzati da MySpace in questa lotta c'è Sentinel SAFE, un database nazionale creato nel 2006 con nomi e caratteristiche (fino a 120 dettagli) di molestatori.
di avere individuato e bandito dal sito 90mila utenti
STATI UNITI - Novantamila molestatori sono stati identificati e banditi da MySpace negli ultimi 2 anni. A rivelare la sorprendente cifra è lo stesso social network di Rupert Murdoch dietro richiesta delle autorità americane impegnate nella lotta contro gli abusi sui servizi online che offrono possibilità di socializzazione.
NUMERI - Le tecnologie di sicurezza impiegate dal sito hanno infatti permesso di scoprire che, dietro a 90mila utenti registrati a MySpace, si celavano altrettanti individui che in passato sono stati trovati colpevoli di reati sessuali e registrati come tali in appositi database. Che i siti di social networking, dal momento che raccolgono un'alta percentuale di utenti adolescenti, fossero anche un richiamo per malintenzionati si sapeva. Ma che il numero di potenziali approfittatori fosse così alto non lo immaginavano né le autorità Usa né MySpace. Come ha spiegato Richard Blumenthal, il procuratore generale del Connecticut che guida una task force federale sulla sicurezza di simili servizi online, la cifra rivelata ieri comprende 40 mila criminali sessuali in più di quanto precedentemente ammesso dal social network. Lo stesso Blumenthal ha poi affermato di essere in attesa di un analogo report da parte di Facebook, il grande rivale di MySpace tra i siti di interazione sociale. I due siti insieme vantano circa 280 milioni di utenti.
SICUREZZA - Entrambi i colossi della rete lo scorso anno si erano accordati con la task force Usa per rendere le proprie pagine più sicure attraverso l'implementazione di misure più severe per quanto riguarda la socializzazione degli utenti sotto i 18 anni e l'individuazione di sistemi più efficaci di verifica dell'età, compresi algoritmi di ricerca che scovano nei profili individuali o nei commenti pubblici informazioni per "smascherare" eventuali truffe riguardo all'età dell'utente. In passato, MySpace ha affermato di impiegare quasi la metà dei suoi 300 dipendenti nella supervisione dei contenuti e in attività connesse con la sicurezza dell'ambiente virtuale. Proprio la sicurezza è considerato un ingrediente fondamentale perché la piattaforma diventi quel paradiso della pubblicità sognato da Rupert Murdoch. Non a caso, una delle prime mosse del magnate australiano dopo avere messo le mani sul servizio è stata quella di nominare come Chief security officer Hemanshu Nigam, un ex procuratore federale specializzato nella caccia ai pedofili. È lo stesso Nigam oggi a confermare l'operazione "pulizia". "Possiamo confermare – ha detto in un comunicato ufficiale – che abbiamo rimosso questi individui dal sito e che forniremo i dati relativi ai molestatori ad ogni autorità giudiziaria". Tra gli strumenti utilizzati da MySpace in questa lotta c'è Sentinel SAFE, un database nazionale creato nel 2006 con nomi e caratteristiche (fino a 120 dettagli) di molestatori.
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