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In Cina il sito Google.cn è irraggiungilibe, sebra un guasto
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In Cina il sito Google.cn è irraggiungilibe, sebra un guasto
Soloo qualche ora fa avevo sritto anch'io un piccolo articolo che parlava della guerra tra Big G e Cina.
Ed ecco che ritorna alla ribalta la "Guerra Google-Cina".
In questi giorni in Cina i risultati del motore di ricerca (GOOGLE) erano irraggiungibili, sia quelli in cinese che in inglese.
Sembra che solo verso la sera di ieri nella zona di Shanghai, qualche utente ha comunicato di aver raggiunto la pagina di Google e di aver effettuato ricerche che non portavano a una pagina di errore.
Il governo cinese non ha però rilasciato alcuna dichiarazione in merito, anche se l'opinione diffusa sul web e tra gli stessi utenti cinesi è che il malfunzionamento di Google sia un atto deciso dalle autorità di Pechino.
L'azienda americana parla di un "glitch", un malfunzionamento del codice del motore che ha attivato i sensibilissimi filtri governativi cinesi.
Per tutta la giornata la mancanza di risposta di Google ha fatto pensare a una rappresaglia dopo il trasferimento del motore di ricerca sui server di Hong Kong lo scorso 22 marzo. E i problemi di oggi mettono in nuova luce le recenti defaillances di Youtube, ultimamente rimasto irraggiungibile in qualche occasione.
Oggi e ieri. La differenza rispetto ai precedenti tentativi di blocco su Google è che oggi tutto il contenuto è risultato filtrato. Non solo quindi i temi sensibili per il governo cinese, ma qualunque argomento o chiave di ricerca è stata rifiutata.
Il 'buzz' sul web non si placa anche dopo le dichiarazioni di Google: questo sarebbe infatti il primo comportamento erroneo con queste modalità del motore di Google, reiterato per l'arco di un'intera giornata e tuttora irrisolto. Laddove l'azienda americana è storicamente rapidissima nell'intervenire e riparare le falle anche su strutture di server molto complesse.
Il firewall cinese. Uno degli elementi che può fare pensare a un guasto tecnico è che al momento risulta bloccata la sola funzione di ricerca di Google. Gli altri servizi come Youtube e Maps funzionano regolarmente. Pechino non commenta neanche dopo le parole "pacifiche" di Big G, ma se si trattasse di un'ulteriore puntata della delicata vicenda, porterebbe la Cina sullo stesso piano di strategia tecnologica scelto dall'azienda di Mountain View. Tu mi censuri? Io vado dove non mi puoi censurare. Tu vai dove non ti posso censurare? Io impedisco che i tuoi risultati arrivino a chi non li deve vedere. Uno scenario bellico.
Ed ecco che ritorna alla ribalta la "Guerra Google-Cina".
In questi giorni in Cina i risultati del motore di ricerca (GOOGLE) erano irraggiungibili, sia quelli in cinese che in inglese.
Sembra che solo verso la sera di ieri nella zona di Shanghai, qualche utente ha comunicato di aver raggiunto la pagina di Google e di aver effettuato ricerche che non portavano a una pagina di errore.
Il governo cinese non ha però rilasciato alcuna dichiarazione in merito, anche se l'opinione diffusa sul web e tra gli stessi utenti cinesi è che il malfunzionamento di Google sia un atto deciso dalle autorità di Pechino.
L'azienda americana parla di un "glitch", un malfunzionamento del codice del motore che ha attivato i sensibilissimi filtri governativi cinesi.
Per tutta la giornata la mancanza di risposta di Google ha fatto pensare a una rappresaglia dopo il trasferimento del motore di ricerca sui server di Hong Kong lo scorso 22 marzo. E i problemi di oggi mettono in nuova luce le recenti defaillances di Youtube, ultimamente rimasto irraggiungibile in qualche occasione.
Oggi e ieri. La differenza rispetto ai precedenti tentativi di blocco su Google è che oggi tutto il contenuto è risultato filtrato. Non solo quindi i temi sensibili per il governo cinese, ma qualunque argomento o chiave di ricerca è stata rifiutata.
Il 'buzz' sul web non si placa anche dopo le dichiarazioni di Google: questo sarebbe infatti il primo comportamento erroneo con queste modalità del motore di Google, reiterato per l'arco di un'intera giornata e tuttora irrisolto. Laddove l'azienda americana è storicamente rapidissima nell'intervenire e riparare le falle anche su strutture di server molto complesse.
Il firewall cinese. Uno degli elementi che può fare pensare a un guasto tecnico è che al momento risulta bloccata la sola funzione di ricerca di Google. Gli altri servizi come Youtube e Maps funzionano regolarmente. Pechino non commenta neanche dopo le parole "pacifiche" di Big G, ma se si trattasse di un'ulteriore puntata della delicata vicenda, porterebbe la Cina sullo stesso piano di strategia tecnologica scelto dall'azienda di Mountain View. Tu mi censuri? Io vado dove non mi puoi censurare. Tu vai dove non ti posso censurare? Io impedisco che i tuoi risultati arrivino a chi non li deve vedere. Uno scenario bellico.
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