Canone telefonico e tariffe libere di essere alzate da operatori senza nessun controllo

L'Autorità Garante nelle Comunicazioni ha approvato una proposta di
delibera contenente gli obblighi di Telecom Italia nei mercati
dell’accesso alla rete fissa. A comunicarlo è la stessa Agcom.
Il documento approvato conferma i precedenti obblighi di Telecom
Italia in materia di accesso alla rete, trasparenza dell’offerta, non
discriminazione e controllo dei prezzi, ma elimina l’obbligo di price
cap per il canone telefonico dovuto dalla clientela finale, attuando,
spiega la nota dell’Authority, una misura che allinea l’Italia agli
altri paesi comunitari e che serve a stimolare più innovazione nelle
offerte a vantaggio dei consumatori. Agcom precisa che le cosiddette
fasce sociali saranno comunque salvaguardate e che Telecom dovrà
rispettare gli obblighi di servizio universale. Secondo il Garante, il
mercato della telefonia
residenziale è giunto a piena maturità e, quindi, appare in grado di
auto-regolamentarsi in un contesto di libera competizione dove c’è un
numero sufficiente di concorrenti.
Non la vede in questi termini Paolo Bertoluzzo, amministratore
delegato di Vodafone Italia, secondo il quale è fondamentale che
vengano mantenuti gli obblighi di replicabilità dell’offerta retail,
che si vada verso una nuova generazione di fibra ottica aperta a
condizioni corrette per tutti gli operatori e che il prezzo
dell’unbundling scenda e non salga, come è accaduto negli ultimi tempi.
Il rischio paventato è quello di una sorta di rimonopolizzazione del
mercato delle rete fissa.
Il documento approvato da Agcom, in ogni caso, dovrà essere
sottoposto a consultazione pubblica nazionale e al parere della
Commissione Europea.