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AT&T, Verizon e la guerra delle mappe
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051109
AT&T, Verizon e la guerra delle mappe
Tra gli operatori statunitensi AT&T e Verizon si apre un nuovo
fronte di scontro non prettamente commerciale, ma giudiziario. AT&T
ha da poco depositato una causa legale contro il proprio competitor, accusato di utilizzare mappe fuorvianti nei propri annunci pubblicitari
che illustrano la copertura dei segnali wireless della concorrenza.
Messaggi ritenuti sleali e in grado di intaccare sensibilmente
l'attuale quota di mercato nel comparto di AT&T.
La causa è stata depositata
presso una Corte federale di Atlanta e, nel testo, AT&T farebbe
esplicito riferimento a una campagna pubblicitaria da poco lanciata da
Verizon per promuovere i propri servizi wireless. L'annuncio mostra due mappe a confronto degli Stati Uniti con
la copertura del segnale per navigare su rete mobile offerta da Verizon
e da AT&T. Nel primo caso gli States risultano coperti dal wireless
quasi nella loro totalità, mentre nel secondo la copertura risulta a
macchia di leopardo e concentrata principalmente sulle coste
occidentale e orientale. Una rappresentazione lontana dalla realtà,
almeno secondo i rappresentati legali di AT&T.
Secondo l'operatore telefonico, gli utenti «possono utilizzare i loro dispositivi wireless al di fuori della copertura 3G
e possono indiscutibilmente avere una copertura nelle aree
rappresentate in bianco nelle mappe utilizzate da Verizon per i propri
annunci pubblicitari». Oggetto del contendere non sono dunque i punti
colorati presenti sulla mappa per indicare la copertura, ma le aree
vuote che potrebbero trarre in inganno gli utenti, Nella documentazione
presentata alla Corte, AT&T chiede una sospensione temporanea della
campagna Verizon Wireless in attesa di un pronunciamento da parte dei
magistrati chiamati a giudicare la questione.
Nel frattempo, le accuse mosse da AT&T sono state fermamente respinte dalla divisione dei servizi wireless di Verizon.
Secondo una portavoce della società, negli annunci pubblicitari i
consumatori vengono chiaramente informati sulla possibilità di accedere
ai servizi voce e dati anche al di fuori della rete 3G di AT&T con
connessioni di seconda generazione meno veloci. Per la compagnia
telefonica promotrice della causa legale, gli annunci di Verizon
manterrebbero però numerose ambiguità tese a non fornire
un'informazione completa ai consumatori e tali da infrangere le regole
della pubblicità comparativa.
Stando alle informazioni contenute nella documentazione presentata alla Corte di Atlanta, durante le scorse settimane AT&T richiese
formalmente a Verizon di interrompere la propria campagna pubblicitaria
ritenuta fuorviante. Parte del contenuto del messaggio pubblicitario fu rimodulata per eliminare alcune ambiguità e
sostituire la locuzione «out of touch» con una più esplicativa frase
«Servizi voce e dati disponibili al di fuori delle aree 3G» in calce
agli annunci. Modifiche ritenute non sufficienti da parte di AT&T,
che cercherà ora di far valere le proprie ragioni in tribunale,
probabilmente in attesa delle prossime mosse del proprio competitor.
fronte di scontro non prettamente commerciale, ma giudiziario. AT&T
ha da poco depositato una causa legale contro il proprio competitor, accusato di utilizzare mappe fuorvianti nei propri annunci pubblicitari
che illustrano la copertura dei segnali wireless della concorrenza.
Messaggi ritenuti sleali e in grado di intaccare sensibilmente
l'attuale quota di mercato nel comparto di AT&T.
La causa è stata depositata
presso una Corte federale di Atlanta e, nel testo, AT&T farebbe
esplicito riferimento a una campagna pubblicitaria da poco lanciata da
Verizon per promuovere i propri servizi wireless. L'annuncio mostra due mappe a confronto degli Stati Uniti con
la copertura del segnale per navigare su rete mobile offerta da Verizon
e da AT&T. Nel primo caso gli States risultano coperti dal wireless
quasi nella loro totalità, mentre nel secondo la copertura risulta a
macchia di leopardo e concentrata principalmente sulle coste
occidentale e orientale. Una rappresentazione lontana dalla realtà,
almeno secondo i rappresentati legali di AT&T.
Secondo l'operatore telefonico, gli utenti «possono utilizzare i loro dispositivi wireless al di fuori della copertura 3G
e possono indiscutibilmente avere una copertura nelle aree
rappresentate in bianco nelle mappe utilizzate da Verizon per i propri
annunci pubblicitari». Oggetto del contendere non sono dunque i punti
colorati presenti sulla mappa per indicare la copertura, ma le aree
vuote che potrebbero trarre in inganno gli utenti, Nella documentazione
presentata alla Corte, AT&T chiede una sospensione temporanea della
campagna Verizon Wireless in attesa di un pronunciamento da parte dei
magistrati chiamati a giudicare la questione.
Nel frattempo, le accuse mosse da AT&T sono state fermamente respinte dalla divisione dei servizi wireless di Verizon.
Secondo una portavoce della società, negli annunci pubblicitari i
consumatori vengono chiaramente informati sulla possibilità di accedere
ai servizi voce e dati anche al di fuori della rete 3G di AT&T con
connessioni di seconda generazione meno veloci. Per la compagnia
telefonica promotrice della causa legale, gli annunci di Verizon
manterrebbero però numerose ambiguità tese a non fornire
un'informazione completa ai consumatori e tali da infrangere le regole
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«Servizi voce e dati disponibili al di fuori delle aree 3G» in calce
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