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Amazon RDS, database relazionali in salsa cloud

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281009

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Amazon RDS, database relazionali in salsa cloud Empty Amazon RDS, database relazionali in salsa cloud




Il sistema cloud Amazon Web Services (AWS) si arricchisce in questi giorni di un nuovo servizio per la gestione dei database relazionali. Battezzato Amazon RDS,
il sistema offre agli utenti la possibilità di utilizzare una soluzione
MySQL in remoto per gestire i propri database e svolgere tutte le
principali attività solitamente disponibili per le soluzioni
self-hosted. Una nuova funzionalità che arricchisce l'offerta delle
soluzioni tra le nuvole offerte da Amazon e che potrebbe estendere
l'attuale bacino di utenti del servizio.

«Amazon Relational Database Service (RDS) è un servizio web che semplifica la messa in opera, la realizzazione e la gestione di un database relazionale cloud.
[...] Amazon RDS fornisce l'accesso a tutte le principali funzionalità
di un tradizionale database MySQL. Ciò significa che il codice, le
applicazioni e gli strumenti che utilizzate già oggi nei vostri
database MySQL possono funzionare senza problemi su Amazon RDS. Amazon
RDS ripara automaticamente il software per la gestione del database e
realizza i backup, conservandoli per una quantità di tempo indicata
dall'utente» si legge nel comunicato stampa da poco rilasciato da Amazon.

Analogamente agli altri servizi forniti da Amazon Web Services, il nuovo sistema per la gestione dei database viene offerto sulla base di un piano tariffario a consumo,
calibrato sulle singole risorse richieste dell'utente. Il prezzo
all'ora varia a seconda della grandezza dei database e della mole di
dati da gestire e va dagli 0,11 dollari all'ora per la soluzione "Small
DB Instance" da 1,7 GB ai 3,10 dollari per l'opzione "Quadruple Extra
Large DB Instance" da ben 68 GB. Un'offerta molto ampia che dovrebbe
consentire ai clienti di identificare senza eccessive difficoltà il
piano ideale per la gestione in remoto dei propri database.

Al costo per i database si aggiunge poi una ulteriore spesa per lo storage,
fissata da Amazon a quota 0,10 dollari per ogni GB su base mensile. Il
backup dei dati è gratuito, a patto che il salvataggio per il recupero
dei dati non superi la quota di storage acquistata. I restanti costi
sono fissati dai normali piani tariffari messi in campo per il sistema
Amazon Web Services e variano a seconda delle opzioni selezionate
durante la fase di abbonamento al servizio.

Le prime impressioni sembrano confermare
la bontà della nuova soluzione messa in campo da Amazon. «Trovo che
Amazon RDS sia un modo molto efficiente per sviluppare MySQL, un abbinamento naturale per lo sviluppo delle applicazioni cloud.
Un oggetto viene caricato e reso operativo in pochi minuti» ha
dichiarato David Tompkins, programmatore per Adobe Systems,
sottolineando l'ampia varietà di funzioni e opzioni fornite dal sistema
dotato inoltre di una buona scalabilità.

L'introduzione di Amazon RDS arricchisce sensibilmente l'offerta cloud del colosso dell'ecommerce e potrebbe avvicinare un maggior numero di clienti ad Amazon Web Services.
La concorrenza nel settore delle soluzioni tra le nuvole è
particolarmente agguerrita e il comparto è in sensibile espansione. Le
recenti scelte dimostrano la volontà di Amazon di essere da subito
protagonista della partita, ma la sfida cloud è appena ai nastri di
partenza.
florin88
florin88
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