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Canonical e IBM sfidano Windows 7

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231009

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Canonical e IBM sfidano Windows 7 Empty Canonical e IBM sfidano Windows 7




A poche ore dal lancio da parte di Microsoft del nuovo e atteso Windows 7, IBM e Canonical hanno annunciato di aver raggiunto un accordo per offrire alle imprese una soluzione alternativa
al nuovo sistema operativo targato Redmond. L'adozione in contemporanea
della suite di applicativi per la produttività Smart Work di Big Blue e
di Ubuntu, la celebre distribuzione Linux, potrebbe consentire alle
aziende di risparmiare il 50% circa rispetto a una soluzione con
Windows 7 e MS Office. Le soluzioni proposte da IBM e Canonical
sarebbero, inoltre, in grado di funzionare anche sui dispositivi
maggiormente datati, scongiurando la necessità di procedere a costosi
aggiornamenti dell'hardware.

IBM aveva presentato
Smart Work circa un mese fa, definendola una suite per la produttività
a basso costo concepita principalmente per i mercati in via di sviluppo
dove le risorse legate all'IT sono spesso limitate. La serie di applicativi sarà ora destinata anche al mercato statunitense e,
insieme a Ubuntu, lancerà la sfida all'appena commercializzato Windows
7. «Ricerche di mercato indipendenti stimano una media di 2mila dollari
per i costi di migrazione verso il sistema operativo Windows 7 per un
alto numero di utenti di personal computer. I nuovi requisiti per
l'hardware costituiscono una buona parte dei costi aggiuntivi» si legge
in un comunicato stampa da poco rilasciato da IBM.

La
nuova offerta messa in campo da Big Blue e Canonical per gli Stati
Uniti potrebbe rivelarsi vantaggiosa, specialmente alla luce delle
risorse messe in campo dai due soggetti e dai bassi costi di gestione del sistema per le imprese. La soluzione comprende:



  • una
    serie di applicativi per la produzione di testi, fogli di calcolo e
    presentazioni di diretta derivazione da Lotus Symphony, scaricabile
    direttamente online senza costi aggiuntivi;
  • il servizio
    email di Lotus Notes o il nuovo sistema per la messaggistica cloud
    LotusLive iNotes da poco lanciato da IBM al costo di 3 dollari al mese;
  • un
    sistema cloud per il social networking e la produzione di documenti
    condivisi di diretta derivazione da LotusLive a 10 dollari per utente
    al mese;
  • Ubuntu come sistema operativo.

«Canonical è fiera di collaborare con IBM per contribuire all'apertura delle soluzioni desktop per le aziende statunitensi tramite Ubuntu.
La soluzione di IBM compatibile con Ubuntu consentirà alle imprese
degli Stati Uniti di ridistribuire i costi per le costose licenze in
nuovi progetti IT per portare innovazione e crescita» ha dichiarato con
soddisfazione Mark Shuttleworth, fondatore di Ubuntu e CEO di Canonical.

L'iniziativa
congiunta di IBM e Canonical per un sistema operativo alternativo a
Windows 7 e una suite di applicativi meno costosa di MS Office potrebbe
rendere più difficoltosa la conquista di nuovi clienti da parte di
Microsoft. Tuttavia, i dati forniti nel comunicato di Big Blue sui
costi per la migrazione al nuovo OS di Redmond paiono sproporzionati rispetto alle numerose ricerche di mercato condotte nel corso degli ultimi mesi
per valutare l'impatto di Windows 7 sui bilanci aziendali. Il nuovo
sistema operativo non richiede grandi risorse per poter funzionare al
meglio ed è compatibile con buona parte delle soluzioni hardware oggi
sul mercato. Tale condizione dovrebbe rendere poco onerosa una
eventuale migrazione da Windows XP o Windows Vista, esclusi
naturalmente i costi necessari per l'acquisto delle licenze.

Una
maggiore concorrenza nel segmento delle suite per la produttività tra
IBM e Microsoft potrebbe invece giovare al mercato, contribuendo a ridurre sensibilmente gli attuali costi per l'acquisto delle licenze e
delle soluzioni per la creazione di documenti, fogli di calcolo e
presentazioni. La sfida non è solamente legata agli applicativi
tradizionali da installare sui propri personal computer, ma anche alle
soluzioni cloud che consentono agli utenti di creare documenti
condivisi e alle aziende di delegare a terzi parte della gestione del
software riducendo costi e risorse per i loro network. Un comparto in
pieno sviluppo anche grazie alla crescente concorrenza tra i principali
protagonisti dell'informatica come IBM, Microsoft e l'immancabile
Google con la propria suite cloud Apps.
florin88
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