Un bambino di sei anni volato via su un pallone, un inseguimento
impossibile sui cieli di Denver, una storia incredibile e terribile che
paralizza gli americani davanti agli schermi tv. Dove si fermerà? Chi
potrà raggiungerlo? Chi riuscirà a liberare e riportare a terra quella
creatura?



L'allarme è stato lanciato nel primo pomeriggio americano da Eloise
Campanella, il portavoce dello sceriffo di Larimer County. Il pallone
può raggiungere un'altezza di oltre tremila metri, le autorità
aeroportuali fanno il possibile per liberare lo spazio aereo, nessuno
sa bene come agire. Il bambino si sarebbe arrampicato sull'apparecchio,
un pallone fatto a firma di disco volante, e sarebbe finito
all'interno, con la porta che si sarebbe richiusa. L'incubo viene
seguito in diretta dagli schermi di Cnn e Fox e tiene con il fiato
sospeso l'America. Fino al colpo di scena: il pallone viene agganciato,
riportato a terra, le telecamere improvvisamente si allontanano, non ci
fanno vedere più niente, arriva la voce fuori campo: "Dentro non c'è
nessuno". Ma che cosa vuol dire? Che il pallone era vuoto in partenza?
Oppure che c'è una possibilità peggiore, che il bambino sia caduto
prima di atterrare?



Sembra i i genitori del bambino stessero costruendo l'apparecchio nel
giardino di casa, nel paese di Mililike, una quarantina di miglia a sud
di Denver. Subito è stata allertata l'aviazione, ma si è prospettata
una delle operazioni di salvataggio più complicate che i piloti
avessero mai affrontato, anche perché non si riusciva a prevedere la
direzione del pallone aerostatico.










Il timore era che il pallone possa finire la sua corsa violentemente
prima di potere essere in qualche modo "agganciato".



L'area di Denver è famosa per le esercitazioni di palloni aerostatici:
qui si tiene anche un famoso festival, il Denver Balloon Festival. Il
pallone poteva anche continuare a volare per un tempo indefinito,
tenuto in aria dalle correnti. Il giallo continua.