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Proseguono raid, decollati Tornado italiani Tripoli ordina alle truppe il cessate il fuoco

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200311

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Proseguono raid, decollati Tornado italiani Tripoli ordina alle truppe il cessate il fuoco  Empty Proseguono raid, decollati Tornado italiani Tripoli ordina alle truppe il cessate il fuoco




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Ancora bombe e missili sulla Libia nel secondo giorno dell'operazione 'Odissey Dawn' della coalizione internazionale, che ha visto la partecipazione anche di caccia italiani al fianco dei jet statunitensi, britannici e francesi. ''Da oggi i nostri aerei compiranno azioni'', ha annunciato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. E poco dopo le 20, sono decollati i primi Tornado dalla base di Trapani Birgi, sede del 37esimo stormo dell'Aeronautica militare: sei in tutto i caccia italiani partiti per la Libia. ''Non siamo entrati in guerra, e' un'operazione dell'Onu'', ha sottolineato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. In serata gli Stati Uniti hanno fatto sapere che le forze della coalizione non hanno l'obiettivo di dare la caccia a Gheddafi e che finora non risultano vittime civile degli attacchi occidentali. I raid, criticati apertamente dalla Lega Araba, hanno permesso di neutralizzare le difese antiaeree di Gheddafi. Sempre in serata si sono udite forti esplosioni a Tripoli e una colonna di fumo si e' vista salire dall'area dove c'e' la residenza del colonnello. L'ammiraglio statunitense Mike Mullen ha annunciato che la no-fly zone e' stata di fatto imposta sui cieli libici, senza perdita apparente di civili. La tv libica sostiene invece che nei bombardamenti di ieri sono morti 48 libici. Nascosto in qualche bunker super segreto, il Colonnello ha fatto sentire la sua voce con un messaggio audio trasmesso dalla tv di stato contenente minacce alla coalizione ''di crociati e nazisti'' e all'Italia, accusata nuovamente di ''tradimento''. ''L'attacco alla Libia e' una nuova crociata contro l'Islam, ma sarete sconfitti, come gia' siete stati sconfitti in Iraq, in Vietnam e in Somalia, come vi ha sconfitto bin Laden'', ha detto Gheddafi, che ha promesso una ''guerra lunga e infernale''. ''Avete attaccato il civile popolo libico che non vi aveva fatto nulla. Siete barbari, terroristi, mostri e criminali e volete solo il nostro petrolio. Vi combatteremo e vi sconfiggeremo, perche' noi siamo oppressi e colui che e' oppresso vincera', mentre gli oppressori saranno sconfitti. Chiudetevi nelle vostre basi e pensateci bene''. La seconda giornata di raid e' cominciata attorno alle 12 ora di Tripoli (le 11 in Italia). Fra i vari attacchi, tre bombardieri americani 'Stealth', invisibili ai radar, hanno colpito con 40 missili la base aera di Al Watyah, 170 chilometri a sud-ovest di Tripoli. Bombardate anche le difese aeree a Tripoli e distrutta una colonna di carri armati e blindati sulla strada che collega Ajdabiya a Bengasi, la roccaforte degli insorti. Nonostante i raid, pero', le truppe lealiste sono riuscite ad entrare a Misurata, terza citta' libica 170 chilometri ad est di Tripoli insorta in armi contro Gheddafi. Secondo un portavoce dei ribelli, i gheddafiani sono entrati con i carri armati nel centro della citta', dove si contano ''molti morti''. La fonte afferma anche che ''alcune imbarcazioni stanno bloccando il porto impedendo agli aiuti di raggiungere la citta'. A partire dalle 21 di Tripoli (le 20 in Italia), il governo libico ha annunciato un nuovo cessate il fuoco. ''In risposta ad un appello lanciato dall'Unione africana e in risposta alle risoluzioni 1970 e 1973 delle Nazioni Unite'', ha precisato un portavoce dell'esercito libico leggendo un comunicato in tv. C'e' preoccupazione, intanto, per l'equipaggio dell' 'Asso 22', un rimorchiatore italiano trattenuto da ieri pomeriggio nel porto di Tripoli da uomini armati. A bordo ci sono otto italiani, due indiani e un ucraino. Il rimorchiatore aveva riportato a Tripoli alcuni dipendenti libici della National Oil Corporation, il colosso petrolifero di Tripoli, quando alcuni uomini armati, tra cui uno che si sarebbe qualificato come il comandante del porto, hanno fermato l'equipaggio, impedendo alla nave di ripartire. l''Asso 22' e' di proprieta' della societa' 'Augusta Offshore spa' di Napoli, specializzata nel servizio di assistenza alle piattaforme petrolifere e in attività di esplorazione. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha detto che ''non si puo' escludere un sequestro'' ed ha annunciato che il rimorchiatore con gli uomini armati a bordo ''sta facendo rotta verso una raffineria dell'Eni''. L' 'Asso 22' si rese protagonista due anni fa di una encomiabile operazione di soccorso di immigrati in mare: nel marzo del 2009, il rimorchiatore riuscì a mettere in salvo oltre 350 migranti al largo delle coste libiche. In quel periodo il rimorchiatore, lungo 75 metri, stava assistendo tre piattaforme petrolifere al largo della Libia quando incrocio' una carretta del mare in difficoltà carica di migranti che fu agganciata e rimorchiata fino al porto di Tripoli.

FONTE ANSA.it
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