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Le gambe

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Messaggio Da OmegaAlex Lun Mag 24, 2010 9:23 pm

Le gambe di una ragazza/donna



Capita praticamente in ogni storia di trovarsi di fronte allo scoglio di dover disegnare delle gambe femminili in modo corretto e non sempre si riesce a raggiungere questo obiettivo in maniera ottimale; il "segreto" per delinearle nel migliore dei modi è semplicemente quello di identificare la loro curvatura laterale esterna..Le gambe Gambe1


1) creiamo (come di norma) uno scheletro stilizzato (fig.1 righe nere) per stabilire la posa del nostro soggetto; nell'effettuare questo passaggio teniamo conto del fatto che le gambe, a partire dalla base dell'apparato genitale, devono essere lunghe circa 1/2 dell'altezza complessiva del personaggio;
2) procediamo ora ad individuare gli "ovali" da posizionare: tracciamone due (i glutei) i cui rispettivi centri coincidano con i punti A e B (fig.1);
3) nei punti C e D tracciamo altri due piccoli cerchi (circa 1/4 dei precedenti) come descritto in figura 1 e all'estremità delle gambe diamo forma ai piedi (fig.1 in viola);
4) analizziamo ora il modo migliore per tracciare il contorno che delimita le gambe del nostro personaggio (fig. 1 in rosso): all'altezza dell'ombelico (fig.1 punto X) facciamo partire una curva che arrivi fino al ginocchio;
5) concludiamo ora facendo partire dalla base del ginocchio un'ultima curva che deve tener conto della forma del polpaccio del soggetto (riprodotto in fig.1 in giallo); il risultato dovrebbe essere simile alla curvatura indicata nel punto Z in figura 1;Le gambe Gambe2


6) durante queste operazioni è importante tenere presente che:

  • la curvatura dei glutei (fig.1 in viola) da molte angolazioni risulta modificare la linea esterna (fig.1 punto K);
  • cosce e polpacci ampi che si restringono troppo rapidamente in caviglie sottili risultano inestetiche;
  • un soggetto femminile ha tendenzialmente i fianchi più larghi delle spalle;
  • cosce troppo "larghe" evidenzieranno una gamba grassa;


7) l'ultimo accorgimento potrebbe essere quello di evitare, in generale, curve troppo marcate, prediligendo invece linee morbide cha danno origine ad esempio a caviglie molto snelle e dinamiche;
8) in figura 2 sono riportate gambe in varie posizioni, un buon metodo per imparare a disegnarle è quello di copiarle prima guardandole, poi senza averle di fronte.

Il "sedere" di una donna/ragazza



I glutei rientrano in quella categoria di parti del corpo che possono assumere forme/tratti differenti (a seconda di tensione dei muscoli, stazza e inquadratura del soggetto); nel disegnarlo andiamo quindi incontro a parecchie difficoltà come: la necessità di sintesi, di descrizione di un volume affascinante e di continuità con addome e gambe. In questo tutorial vedremo come ottenere un buon risultato.


Le gambe Disegnare_glutei_sedere_1


1) il nostro obiettivo è disegnare frontalmente i glutei di una donna "in forma", di una ragazza "magra" e di una donna "grassa"; partiamo come di consueto disegnando il nostro "scheletro tecnico" (fig.1 in grigio);
2) per disegnare nel modo giusto un "sedere" formoso è di vitale importanza tracciare efficaci linee di contorno per fianchi, inforcatura e gambe (fig.1):

  • tracciamo un addome contenuto ma che si allarghi dolcemente e sinuosamente;
  • consideriamo sempre lo spazio orizzontale che intercorre tra le due gambe (fig.1 in giallo);
  • la massima ampiezza di glutei e gambe sta più in basso dei genitali (fig.1 in rosso);
  • lo spessore rosso in figura 1, spostato più in basso dà deformità, più in alto "cellulite";


3) verifichiamo ora l'esattezza delle proporzioni della nostra ragazza: non deve avere adipe in eccesso, fianchi larghi ma nemmeno essere esageratamente magra, tentiamo di dare un volume netto e definito; volendo possiamo accennare i glutei con due ellissi a matita leggera (fig.1 in viola);



Le gambe Disegnare_glutei_sedere_2



4) ora viene la parte più difficile, aiutandoci con le due ellissi dobbiamo tracciare le curve dei glutei:

  • disegniamo le "chiappe" con delle "L" (appoggiate l'una all'altra) arrotondate e inclinate;
  • sottintendiamo una lieve continuità verso il basso (le pieghe che separano glutei e gambe);
  • nella parte superiore chiudiamo il "sedere" con una specie di "gabbiano stilizzato";
  • tra il "gabbiano" e la linea che separa i glutei lasciamo uno spazio bianco;
  • ricordiamo di fare in modo che si intraveda una parte di genitali tra i due glutei;
  • se il personaggio è in piedi non prolunghiamo in orizzontale la "L" oltre metà coscia;
  • la gamba deve essere sempre e comunque più stretta dei glutei;



5) in figura 3 vediamo poi due personaggi contrapposti, una ragazza e una donna "obesa", le differenze sono lampanti:

  • la ragazza è meno sviluppata, ha linee meno sinuose e più "rigide" della donna normale (fig.2);
  • la donna grassa è più "compressa" e ha linee simili a quella normale ma più ampie in larghezza;
  • il sedere della donna grassa è enorme e piatto, quello della ragazza più "sodo" ma più piccolo;
  • anche la linea che separa i glutei è diversa, la prima è lunga e chiusa, la seconda più corta;
Le gambe Disegnare_glutei_sedere_3



6) ottenuta la giusta tridimensionalità già con le nostre linee, è di gradissimo aiuto applicare ombre e luci alla composizione (per chiudere ad esempio i glutei a ellisse e dar loro la giusta profondità/continuità con le gambe);

7) concludiamo il tutorial con alcune variazioni sul tema:

  • ad un'atleta/guerriera si può dar tono con righe verticali in prossimità delle linee di contorno dei glutei;
  • a seconda della gamba su cui si pesa il soggetto una chiappa andrà verso l'ato e l'altra verso il basso;
  • il segno simile ad un "gabbiano stilizzato" può avere a piacere le "ali" separate da uno spazio oppure no;
  • nei glutei in tensione la "L" arrotondata diventa più simile ad una "V" con la punta verso il centro-basso;
  • in un "sedere" di una donna obesa è possibile aumentare le pieghe e/o accennare un po' di cellulite;
  • le pieghe scompaiono nel momento in cui il corpo si piega in avanti e i muscoli dei glutei si allungano;
  • per la "chiappa" esistono altre possibili forme alternative alla "L" arrotondata come una "C" molto ampia;
  • più diamo rigidità alla "L" dei glutei più il sedere risulterà piatto, più la addolciamo "L" più risulterà sodo;
  • stiamo attenti alla gravità, anche il muscolo più sodo, soprattutto se non è in tensione, ne è vittima.


Il piede



Il piede è una parte del corpo anatomicamente e per molti aspetti prospetticamente complessa; questa parte del corpo è paragonabile, in quanto a difficoltà nella realizzazione, alle mani (la differenza sta principalmente che solitamente l'occhio del lettore ne è scarsamente attratto); la scarsa importanza dei piedi si converte troppo spesso in trascuratezza (a volte anche nelle tavole di professionisti)...Le gambe Disegnare_piede_di_lato_1


1) partiamo con il tracciare un cerchio, a matita leggera (fig.1 in rosso), che ci permetterà in seguito di individuare l'aggancio del piede con la gamba e quindi la relativa "snodabilità" (mobilità) di questo arto;
2) fatto ciò posizioniamo ora un altro cerchio grande circa la metà del precedente e tangente (in un solo punto) a quello rosso (fig.1 in blu); cerchiamo di farlo risultare leggermente spostato in basso e "più indietro" rispetto al primo, abbiamo in questo modo individuato il tallone;
3) stabilita una distanza idonea alla corporatura del nostro soggetto (il numero di scarpa) andiamo adesso ad evidenziare la snodatura delle dita: tracciamo un terzo cerchio (fig.1 in verde), grande come il precedente, in modo da far appartenere alla stessa retta (parallela al terreno) i loro centri (fig.1 in viola);
Le gambe Disegnare_piede_di_lato_2



4) colleghiamo quindi le linee di congiunzione tra i vari cerchi (fig.2) in maniera che non risultino segmenti ma curve che si addolciscono incontrandosi con la curvatura delle tre componenti disegnate in figura 1;

5) aggiungiamo alla sagoma appena venutasi a formare i particolari dell'arto visto dall'esterno come indicato in figura 2 tenendo conto che:

  • l'osso di congiunzione (centro del cerchio rosso di fig.1) sta più in alto rispetto alla visione dall'interno;
  • l'osso di congiunzione (centro del cerchio rosso di fig.1) è più visibile rispetto alla visione dall'interno;
  • non tutte le dita sono visibili (accenniamone circa tre come descritto in fig.2);



Le gambe Disegnare_piede_di_lato_3



6) elaboriamo ora il piede visto dall'interno (fig.3) tenendo ben presente che:

  • l'osso di congiunzione sta più in basso rispetto alla visione dall'esterno;
  • non tutte le dita sono visibili (massimo due, tre come in fig.3);
  • il piede ha una curvatura (ombra) nella parte centrale in basso (la pianta del piede);
  • l'osso di congiunzione è meno visibile/segnato rispetto alla visione dall'esterno;



7) le caratteristiche e i rapporti gamba/piede possono tuttavia essere addolcite o ulteriormente accentuate a piacimento, l'importante è utilizzare i tre cerchi per le deformazioni(soprattutto quello verde).

Piedi in inquadrature comuni



Il piede di 3/4 (o di fronte) è una delle prime astrazioni a cui in disegnatore deve abituare la sua mente, si tratta difatti di disegnare parti composite (le dita) legate strettamente ad altri solidi privi però di linee distintive o di separazione; i piedi sono un punto fondamentale per la credibilità di un soggetto e disegnarli realisticamente è un grande esercizio di sintesi...Le gambe Disegnare_piede_di_fronte_3_4_1

1) un piccolo stratagemma per poter tracciare la sagoma di un piede in modo credibile è quello di disegnare una specie "zampa di un papero" (fig.1 in verde); elaboriamo quindi due curve (con concavità esterna) che si stringano sul collo del piede per poi allargarsi fino alle dita e chiudersi con un'ultima linea curva (con concavità interna fig.1 in viola);
2) come descritto in figura 1 (in rosso) anche di 3/4 la costruzione base "a papera" non cambia, occorre solamente definire la posa del piede con un taglio trasversale (fig.1 in giallo);
3) definiamo adesso la parte anteriore del piede in modo che risulti "innestata" nel blocco posteriore culminante nel tallone; facciamo in modo che le sue linee entrino nella sagoma del polpaccio (fig.1 in arancione);
4) fatto questo non ci rimane che aggiungere i dovuti dettagli (identificati fig.2A):

  • un osso sporgente a destra e uno a sinistra (mantenendo più alto e pronunciato quello esterno);
  • le dita dei piedi, preservandone l'ordine di dimensione, posizione e lunghezza inalterato;
  • il tallone, in modo che, seppur nascosto, definisca verso le dita una curva ben visibile (la pianta);
Le gambe Disegnare_piede_di_fronte_3_4_2


5) vediamo ora alcuni aspetti sui quali porre particolare attenzione:

  • nelle inquadrature a media/lunga distanza mai disegnare dettagli, lasciare solo la forma "a papera";
  • eccetto un primissimo piano frontale del piede singolo le dita non vanno mai disegnate come cerchietti;
  • i dettagli interni alla sagoma del piede (ossa sul dorso, unghie, pieghe, ecc.) vanno appena accennati;
  • mai disegnare entrambi i piedi posizionati frontalmente, risulterebbero poco stabili e/o poco credibili;
  • nei piedi femminili è consigliabile evitare il dettaglio in favore di aree pulite, "snelle" e curvilinee;
  • la dimensione dell'apertura "a papera" deve essere proporzionale a peso e stazza del soggetto ritratto;
  • nel dare i chiaroscuri teniamo presente che dalla parte dell'alluce il dorso del piede è via via più alto;
  • facciamo sempre molta attenzione al tratto delle parti semicoperte (dita, ossa e tallone);


6) in conclusione è importante dire che, al fine di migliorare la propria tecnica, è utile provare a ritrarre (attraverso fotografie) piedi di diversa dimensione, sesso, età e forma

da omega_alex
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