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Messaggio Da OmegaAlex Lun Mag 24, 2010 7:30 pm

I muscoli del busto



Nei fumetti d'azione in stile giapponese, l'uomo estremamente muscoloso è praticamente un "must"; al fine di renderlo al meglio ed evitare squilibrate caricature (classiche dello stile semi-serio italiano) ci verrà utile conoscere l'anatomia umana per poi trasformarla in modo creativo...il busto Torace_addome_muscoloso_3

1) Per prima cosa procuriamoci l'immagine di uno scheletro e di una muscolatura umana completa (questo passo è facoltativo ma può aiutare molto nella creazione del nostro soggetto);
2) come di consueto partiamo disegnando i tre cerchi (in realtà un po' schiacciati) che contraddistinguono il torace (fig.1 punto A), l'addome (fig.1 punto B) e il bacino (fig.1 punto C);
3) nello svolgere il passaggio precedente non dimentichiamo che B deve misurare un po' più della metà del "diametro orizzontale" di A e che C deve essere un po' più piccolo di B (vedere comunque l'esempio in fig.1);
4) è interessante notare ora come, tramite la rotazione tridimensionale di questi poligoni (soprattutto A), sia di semplice esecuzione la traslazione da una posizione di riposo ad una più dinamica (es. piegamenti laterali, frontali, ecc.);
5) da ora in poi escluderemo dalla trattazione il cerchio C (bacino, genitali, ecc.) dato che, in questo caso, non interessa alla nostra spiegazione;
il busto Torace_addome_muscoloso_1


6) all'interno dei cerchi A e B (fig.1) impariamo a riconoscere tracciando altre semplici forme geometriche circolari la muscolatura (fig.2):

  • i pettorali (fig.2) che si trovano a contatto esternamente e nella parte inferiore con i cerchi A e B;
  • i deltoidi (fig.2 i cerchi scuri orizzontalmente più esterni) che intersecano i pettorali;
  • i fasci addominali (fig.2 al centro in viola scuro) che coincidono con la parte superiore di B;
  • il retto addominale (fig.2 i cerchi sotto il gran pettorale), 6 (o 8 per una muscolatura più particolare);
  • i grandi obliqui (fig.2 i cerchietti più vicini a destra e a sinistra al retto addominale);
  • le grandi dorsali (fig.2 orizzontalmente più esterne) che appartengono alla parte bassa di A;



7) ora che abbiamo uno schizzo del busto iniziamo a dargli forma e, ripassando (fig.3), teniamo presente che:

  • i pettorali si squadrano, si chiudono nei deltoidi e tracciano la parte inferiore della clavicola;
  • i fasci addominali hanno una forma lievemente a "mezza luna" verso il basso;
  • gli addominali devono essere leggermente "spigolosi" e chiusi;
  • i grandi obliqui sono aperti (guardandoli dall'alto verso il basso sono inoltre sempre meno marcati e piccoli);
  • le grandi dorsali possono anche chiudersi "entrando nelle ascelle" (fig.3);
il busto Torace_addome_muscoloso_2


8) Per concludere una serie di consigli e particolari da aggiungere o tenere ben presenti (fig.3):

  • mettere dei piccoli segni che seguono tridimensionalmente la forma del muscolo (su pettorali e addominali);
  • tenere sempre presente che l'addome è meno illuminato;
  • dare sempre ombreggiature che evidenzino con precisione la forma reale del muscolo;
  • non arrivare mai orizzontalmente troppo stretti sul bacino (la figura 3 lo è già fin troppo);
  • in un corpo manga di questo tipo ombelico e capezzoli non servono;
  • non disegniamo mai una femmina con un corpo simile;
  • l'attacco con le braccia non deve lasciare troppo spazio "tra arto e corpo".


L'addome...



L'addome è una delle componenti più importanti dell'anatomia femminile; se in ambito maschile è possibile non dare troppa rilevanza alle linee compositive dei fianchi, in presenza di soggetti del "gentil sesso", è d'obbligo la massima attenzione, pena: lo squilibrio completo della figura realizzata. In scene di nudo (o in costume) è poi indispensabile posizionare ossa, illuminazioni e muscolatura esattamente dove devono stare..il busto Addome1

1) riferendoci alla figura 1 iniziamo a delineare la cassa toracica: tracciamo l'ellisse numero 4, stretta e allungata verticalmente (mentre lavoriamo teniamo presente che tutte le proporzioni dovranno essere rapportate alle figure);
2) passiamo ora allo stomaco: aiutandoci con le linee rosse impostiamo il cerchio 3 (fig.1) in maniera che il suo centro si trovi un po' più in alto del punto C (C coincide con l'estremo più basso dell'ellisse 4); modificando il cerchio 3 si potrà agire sulla "linea" del soggetto (magra, più grassa, ecc.);
3) sempre tramite le linee rosse (fig.1) identifichiamo la posizione del seno; fatto questo disegniamo i cerchi 1 e 2 (le "partenze" del seno) in maniera che risultino interni all'area dell'ellisse 4 e situati un po' più in alto della metà del suo asse verticale passante per i punti A e C (fig.1);
4) la superficie rosa numero 5 di figura 1 è invece l'inforcatura delle gambe; le cosce partiranno quindi dai punti D ed E;
il busto Addome2



5) ripassiamo ora i contorni esterni della superficie 4 e 5 come in figura 2; nel fare questo ricordiamo che il punto F non deve mai coincidere con il punto E, così come il punto G non deve con D (se questi punti coincidono il disegno risulterà errato);

6) ripassiamo adesso i cerchi 1 e 2 (il seno) partendo dal basso per arrivare poi appena sopra la metà della loro stessa circonferenza come descritto in figura 2;

7) aggiungiamo i segni dell'addome (gli addominali) seguendo la figura 2 e le seguenti indicazioni:

  • l'ombelico si trova a metà del cerchio 3 di figura 1 (fig.2);
  • le costole partono dalla cima della circonferenza 3 di figura 1 (fig.2);
  • in teoria è meglio che solo una delle due linee delle costole prosegua fino all'inforcatura;
  • gli addominali sono identificati dall'ondulazione della suddetta linea (mai esagerare);

il busto Addome3


8) come di consueto completiamo l'opera con illuminazioni e ombreggiature. In particolare inseriamo:

  • ombre più marcate vicino alle costole, alle ossa e al seno;
  • ombre leggere nella parte inferiore (destra o sinistra) della pancia e nell'area pubica;
  • illuminazione leggera dalla parte opposta dell'ombra sullo stomaco;
  • estensioni di ombre (a piacere) di forma varia;


9) teniamo infine presente che le ombre devono seguire, tra "dolci" curve e marcate divisioni, la forma e la plasticità del corpo; la figura 3 è un esempio pratico di questa prassi teorica (l'ubicazione delle ombreggiature, in casi simili, è comunque molto soggettiva).

Il torace femminile



In un fumetto in stile manga non capita di rado di trovarsi a dover raffigurare il seno (nudo) di un personaggio femminile; se la ragazza in questione è "meno dotata" il disegno risulta relativamente semplice ma se invece è, per così dire, "prosperosa" la faccenda si complica notevolmente...

il busto Seno2


1) per disegnare bene un seno, soprattutto se di grandi dimensioni, è fondamentale avere una buona conoscenza dell'effetto che può avere la gravità su questa difficilissima parte del corpo: se difatti esso non dimostrerà "consistenza" e peso "reale", l'effetto sensuale svanirà in un istante;
2) partiamo quindi tracciando in maniera schematica e a matita leggera il busto del nostro personaggio anime femminile (fig.1 in viola);
3) vogliamo, in questo tutorial, dare origine ad un "seno enorme" (ovverosia il più complesso): impostiamo le due "circonferenze di partenza" sul busto (fig.1 punto 1 e 2);
4) stabiliamo ora quanto dovrà essere grande con la "circonferenza effettiva" (fig.1 in verde) tenendo conto però che la linea rossa in figura 1 non può mai essere più lunga della sua parallela passante per la massima ampiezza orizzontale delle cosce chiuse (fig. 1 riga blu);
5) individuati i due cerchi seguiamo la forma del seno con una linea curva (esternamente ed internamente) cercando di rifarci alla forma di una specie di "goccia inclinata" (fig.2);il busto Seno1


6) posizioniamo ora i capezzoli in un punto leggermente più alto ed esterno rispetto ai centri dei cerchi verdi (fig.1);
7) vediamo adesso i particolari fondamentali legati all'illuminazione:

  • forma spiccatamente a "goccia";
  • l'ombreggiatura è indispensabile: una "mezzaluna" nella parte inferiore che sale fino a riprodurre una forma semi-ellittica in cui il capezzolo sarebbe circoscritto, per poi seguire assottigliandosi la curvatura;
  • l'illuminazione è una "finezza" e può fungere da contrapposizione all'ombra (anche se come di consueto in dose minore);
  • due solidi così grossi non possono che proiettare un'ombra sotto di loro (molto leggera);


8) teniamo presente che un seno più grande di quello in figura 2 è piuttosto improbabile e comunque la forza di gravità tenderebbe a fargli assumere una forma ellittica (tendente verso il basso);
il busto Seno3



9) teniamo a mente che ogni volta che vogliamo muovere una simile "mole" dovremo deformarla a seconda della dinamica del movimento (in questo sta la vera difficoltà);

10) osserviamo adesso le differenze con un seno più proporzionato (fig.3 punto A e B):

  • un peso inferiore attenua la forma a "goccia";
  • i capezzoli sono lievemente più in alto;
  • la forza di gravità fa si che le i due solidi siano più staccati;
  • la "circonferenza di partenza" e la "circonferenza effettiva" sono quasi coincidenti;
  • l'illuminazione si riduce ad una piccola ellisse vicina al capezzolo;
  • l'ombreggiatura si ferma appena dopo aver dato vita all'ellisse;
  • il seno risulta posizionato più in alto e non copre quindi i fasci addominali;


La muscolatura della schiena



La visione posteriore di un personaggio muscoloso, in un fumetto di lotta o di azione, è sempre un ottimo espediente per dare tono ad un combattimento che sta per iniziare o ancora per mettere in evidenza la superiorità fisica di un determinato personaggio rispetto al suo avversario...il busto Torace_addome_muscoloso_3


1) Come di consueto identifichiamo il busto del nostro soggetto con i tre cerchi A, B e C (fig.1) mantenendo sempre la proporzione riportata in figura 1;
2) facciamo uno schizzo di testa, gambe e braccia in maniera tale da non dover cambiare le dimensioni dei vari arti al termine del nostro lavoro: è difatti sempre meglio avere una costante visione d'insieme di ciò che ci si appresta a realizzare;
3) fatto ciò dividiamo (verticalmente, in parti uguali) i due cerchi A e B con un segmento che passi per i loro due centri;
4) un appunto: teniamo sempre a mente il fatto che la muscolatura posteriore del busto, a differenza di quella anteriore si "modifica" in maniera molto più accentuata al movimento delle braccia in alto o in basso, a destra o a sinistra; nel nostro caso specifico andiamo a prendere in considerazione una schiena con le braccia aperte stile "mostro i muscoli";


il busto Schiena_muscolosa_2



5) passiamo ora ad identificare i tessuti muscolari tramite una serie di cerchietti che ne riassumano lo schema basilare (fig.2 in blu);

6) una volta tracciato lo schema di ciò che andiamo a disegnare (fig.2 in blu) non resta che unire le linee come descritto in figura 2 (nella parte in rosa) e andare così a tracciare con più precisione le parti compositive del nostro soggetto;

7) adesso, molto semplicemente, andiamo ad aggiungere luci, ombre e sfumature con l'unico obiettivo di rendere il volume (fig.3):

  • le illuminazioni non devono essere attaccate ai bordi ma devono essere piuttosto centrali all'interno delle figure in cui sono inserite;
  • le ombre non devono mai risultare perfettamente continue;
  • le ombre rendono meglio se seguono (armonizzandola) la forma dell'area in cui si trovano;
  • attenzione agli errori di illuminazione/ombreggiatura;

il busto Schiena_muscolosa_1



1) suggerimenti per variare o rendere diversi effetti sulla schiena:

  • chiudere tutte le linee della muscolatura se si desidera dare l'idea di un personaggio "scolpito" (fig.3);
  • lasciare le linee semi-chiuse se si vuole presentare un personaggio più "equilibrato";
  • per rendere l'idea di un essere molto grande e muscoloso esagerare con le dimensioni di trapezio, gran dorsale e deltoide;
  • linee più taglienti uguale più aggressività;
  • linee più morbide per rendere un corpo armonioso;
  • poca luce e molta ombra per scene solenni.


da omega_alex
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