Microsoft ha proposto al Joint Photographic Experts Group la standardizzazione del formato JPEG Xr (eXtended range), che aggiunge maggiore qualità al JPEG tradizionale.



Il progetto Windows Media Photo è stato abbandonato, ma per gli utenti si prospetta un nuovo formato per la visualizzazione e l’elaborazione di immagini di qualità superiore a quella ad oggi assicurata dallo standard JPEG e dal suo successore JPEG2000. Quest’ultimo, tra l’altro, ha avuto poco successo a causa della scarsità di software e browser per la visualizzazione e l’elaborazione.

Il nuovo formato vede sempre la presenza di Microsoft, che ha deciso di lavorare con il Joint Photographic Experts Group, che aveva creato proprio il formato JPEG, il primo standard internazionale di compressione per immagini a tono continuo. Redmond ha proposto al gruppo la standardizzazione del formato JPEG Xr (eXtended range), che offre un encoding a 16 bit, ovvero il supporto a un intervallo dinamico più ampio rispetto agli 8 bit del JPEG tradizionale.

Il Joint Photographic Experts Group sta esaminando la proposta di Microsoft, alla quale ha chiesto di eliminare quelle caratteristiche che ne avrebbero fatto un formato proprietario e che hanno costituito uno dei motivi del naufragio dell’esperienza Windows Media Photo.

L’azienda di Redmond ha accettato la controproposta del comitato, che ha approvato il JPEG Xr e che è già entrato nelle fasi finali della standardizzazione. Microsoft ha annunciato che il nuovo formato sarà rilasciato secondo la Open Specification Promise, la promessa fatta da Redmond nel 2006, che consiste nell’impegno a non invocare Microsoft Necessary Claims contro chi realizza, usa, vende, offre in vendita, importa o distribuisce qualsiasi implementazione compresa tra le Covered Specification, ovvero fra gli standard per web service sui quali BigM detiene il brevetto. In altre parole, se il JEPG Xr diventerà standard, Redmond non perseguirà quegli sviluppatori che vogliono implementarne la tecnologia.

Se il processo di standardizzazione proseguirà senza intoppi, il nuovo formato sarà pubblicato entro la fine dell’anno.