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Niente sesso, lui la infetta

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061209

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Niente sesso, lui la infetta Empty Niente sesso, lui la infetta




Un’altra storia di ordinaria e lucida follia. Lei si rifiuta di fare sesso con il marito sieropositivo e lui la infetta mentre dorme. L’uomo ora è in attesa di giudizio ma emergono ancora una volta i retroscena di un disagio che riguarda tutta la società e dai quali nessuno è veramente al riparo. La vicenda si affaccia su scenari di disperazione e paure, come una bomba a orologeria che nessuno sa quando esploderà.
L’identità della famiglia coinvolta è mantenuta segreta dalle autorità, ma quello che si sa di questa faccenda è abbastanza per trarre delle infauste conclusioni. I fatti, accaduti in Nuova Zelanda, sono agghiaccianti: lei dorme e il suo lui la infetta con una siringa riempita con il proprio sangue, condannandola a morte certa. “Ora che siamo uguali faremo ancora l’amore e non mi lascerà”. La donna, consapevole dello stato del marito, ha preferito astenersi da ogni rapporto sessuale per amore dei figli. “Ho solo voluto che i nostri figli potessero crescere nel migliore modo possibile, con entrambi i genitori e tutti sotto lo stesso tetto”, dice lei.

I retroscena, così come raccontati, sono aberranti. La donna, che in passato si era sottoposta a a diversi controlli HIV di routine, nel mettersi una lozione sul corpo ha avvertito un bruciore, si è così accorta del piccolo foro lasciato dall’ago sulla pelle. Ha ripetuto i test e il verdetto è stato lapidario e crudele: sieropositiva. Qualche giorno prima che lo scellerato piano dell’uomo prendesse corpo, la donna lo aveva visto aggirarsi per casa con in mano una siringa, quando gli ha chiesto a cosa servisse lui è stato evasivo, rifiutandosi di rispondere. Interrogato dai giudici il disperato è riuscito a dire soltanto “mi dispiace” ma non è sufficiente né a spiegare il folle gesto né a illustrare tutta la disperazione delle sue azioni. Le carte processuali lasciano trapelare disagio, rabbia e dolore, un dolore che evidentemente ha portato alla pazzia.
L’uomo, già dietro le sbarre in attesa di giudizio, rischia fino a 14 anni di carcere. Ma il dramma segnerà la famiglia per un periodo molto più lungo.Si consuma un’altra tragedia in nome dell’indifferenza e della paura di restare soli.
Fonte Tgcom
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