In Germania presso la facoltà di Ingegneria informatica dell'Università di Potsdam è stato creato un corso per aiutare gli informatici a trovare una ragazza.

Sanno assemblare un computer. Sanno usarlo e configurarlo come vogliono. Conoscono i linguaggi di programmazione. Utilizzano ogni tipo di device. Ma sono totalmente imbranati con le donne. Questo il ritratto consueto dei cosiddetti nerd, termine inglese che in italiano può essere tradotto con secchione sfigato, se ci passate l’espressione.

I nerd hanno una spiccata propensione per la ricerca intellettuale e per le tecnologie. Sia chiaro: non tutti i nerd sono geek, non tutti i geek sono nerd. L’immagine che meglio visualizza il tipico aspetto di un nerd è quella del giovane Bill Gates (non che adesso in effetti sia molto migliorato nel look...). Solo che Magic Bill ha trovato moglie. E molti nerd, invece, sono tanto bravi e ingegnosi di fronte alle tecnologie quanto imbranati e goffi di fronte all’universo femminile. Come dimostra uno studio australiano condotto su 185 studenti dell’Università di Sidney, che ha evidenziato come i nerd perdano la verginità per ultimi rispetto ai colleghi.

Così, in Germania, hanno pensato di istituire un corso presso la facoltà di Ingegneria informatica dell’Università di Potsdam per insegnare ai nerd le tecniche per trovare una ragazza. Senza ricorrere a quanto fatto in Giappone da un ingegnere che, troppo occupato dai suoi studi, alla fine ha deciso di creare una ragazza perfetta sotto forma di robot. Il docente del corso sarà Philip von Senftleben, autore e speaker radiofonico molto popolare in Germania.

Le materie spaziano dalla comunicazione al linguaggio del corpo, dal dialogo in pubblico alla gestione dello stress, alla capacità di presentarsi. Con un occhio, ovviamente, all’utilizzo finalizzato all’impiego delle nuove tecnologie, come SMS, email e programmi di instant messaging. Ma con una forte attenzione anche alle occasioni di vita sociale più concrete, come feste, riunioni, pranzi e cene di lavoro o di amicizia. E niente paura se la ragazza di turno risponderà con un no, perché gli studenti impareranno anche a gestire al meglio le reazioni negative.

Hans-Joachim Allgaier, portavoce della Potsdam University, ha assicurato che il corso non costituisce una trovata pubblicitaria, ma vuole essere uno strumento complementare nella formazione degli studenti. E sembra che i destinatari abbiano gradito l’iniziativa, visto che le iscrizioni hanno superato quota 500.